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Conte è già in missione a Bruxelles. Patto con Francia e Germania per i migranti

Il premier Giuseppe Conte, incassata la fiducia anche al Senato, è volato a Bruxelles per incontrare la nuova presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il presidente designato del Consiglio europeo Charles Michel. Sono tre gli obiettivi principali per il premier da raggiungere a Bruxelles e per cui, come scrive lo stesso presidente del Consiglio su Facebook, “non c’è tempo da perdere”.

“Ritengo sia prioritario accelerare per raggiungere tre obiettivi fondamentali e strategici per l’Italia e gli interessi degli italiani: la modifica del Patto di stabilità a favore della crescita, il superamento del regolamento di Dublino sui flussi migratori, un regime di misure e interventi straordinari che favoriscano la crescita e lo sviluppo del nostro Mezzogiorno”, scrive Conte.

Dunque, economia, migranti e Mezzogiorno. Sono questi i temi di cui Conte parlerà con i vertici dell’Unione europea per provare a strappare più potere e più risorse per l’Italia. A Bruxelles il presidente del Consiglio sarebbe pronto a chiedere maggiore flessibilità per i nostri conti pubblici italiani, in vista della manovra di bilancio per cui serviranno margini di deficit più ampi.

E lo anticipa anche nel suo post su Facebook: “Occorre sostenere gli investimenti, a partire da quelli ambientali e sociali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile che dia nuovo impulso al mercato del lavoro italiano, evitando un’impostazione di bilancio pro-ciclica non adeguata alle prospettive economiche del continente”.

Per quanto riguarda il tema dell’immigrazione bisogna “raggiungere un’intesa su un meccanismo automatico di sbarchi e redistribuzione, con un’efficace politica europea dei rimpatri. Quanto al nostro Mezzogiorno dobbiamo provare a ottenere dall’Europa il riconoscimento di uno statuto speciale per poter varare misure straordinarie per lo sviluppo”.

La chiusa, infine, è sul nuovo governo, appena inaugurato: “L’Italia oggi è più forte”. Una missione importante questa, dunque. Anche perché il primo bilaterale sarà proprio con la prossima presidente della Commissione europea Ursola von der Leyen.

 

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