Un Giuseppe Conte nel ruolo del “poliziotto buono”, dopo che Salvini e Di Maio avevano invece recitato la parte dei cattivi nelle ultime settimane. E che ha parlato di un’opinione pubblica europea “che per anni ha considerato il ‘progetto europeo’ come lo strumento per affrontare queste sfide e proteggere dal loro impatto negativo, ma oggi sta mettendo in dubbio la sua validità e credibilità”. Parole che sono arrivate dal World Economic Forum di Davos, sulle Alpi svizzere. 
Durissimo anche il passaggio sull’euro, la cui realizzazione è stata “molto diversa” dalle aspettative, sottolineando come il contraltare della stabilità sia stato “un crescente debito pubblico” e “la frugalità di bilancio ha frenato la crescita del Pil”. Conte si è allineato a Salvini e Di Maio, pur col solito aplomb, anche sulla polemica con la Francia, inizialmente stemperata.
Prima è così arrivato l’altolà alla possibilità che Oltralpe condivida il seggio all’Onu con la Germania o non con l’Europa unita, poi con una spallata sull’accordo Fincantieri-Stx, sul quale il governo francese ha “coinvolto la Commissione europea in modo ambiguo”. Anche Conte, insomma, sembra essere entrato con la testa nel percorso che porta alle europee. E che ha già scatenato Lega e Cinque Stelle.Conte, scacco a Salvimaio: il premier ora è “libero”. I rischi per i due cani da guardia