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Conte perdona Crosetto: “Accetto le sue scuse”

Guido Crosetto insulta Giuseppe Conte chiamandolo “deficiente”, ma viene beccato da un fuorionda di Striscia la Notizia. Il ministro della Difesa è così costretto a chiedere scusa al leader del M5S, anche se punta il dito contro quelli che bolla come “metodi infami” utilizzati dai giornalisti di Mediaset nei suoi confronti. L’ex premier, dal canto suo, accetta le scuse di Crosetto. Ma lo incalza duramente sul tema della fornitura di armi all’Ucraina.

Conte perdona Crosetto

“Accetto le scuse del ministro Crosetto per i suoi insulti nei miei confronti andati in onda ieri sera in tv. Ma veniamo a questioni più serie: perché il governo ha deciso di escludere la voce del Parlamento su armi e guerra? Gli italiani hanno il diritto di sapere”. È questo il tweet con cui Giuseppe Conte chiude la vicenda degli insulti rivolti contro di lui dal fedelissimo di Giorgia Meloni.

“Chiedo scusa a Conte per un fuorionda poco elegante, ma usato in modo del tutto falso, scorretto e decontestualizzato. Mi confronto e continuerò a farlo con lui in modo duro e nella totale diversità di posizioni ma con correttezza”, queste invece le parole utilizzate da Guido Crosetto per scusarsi con il leader del M5S. “Se tutti i fuorionda tra politici e giornalisti venissero pubblicati si sentirebbe la qualsiasi, specialmente cose molto poco edificanti”, prosegue Crosetto.

“In modo del tutto scherzoso e in un contesto colloquiale che qualcuno di Mediaset o del Tg5 ha, in modo del tutto scorretto, tradito e decontestualizzato, ho usato un termine (al plurale) poco elegante che la trasmissione Striscia la Notizia ha cercato di attribuirmi come offesa al presidente Conte. Se anche il termine usato fosse stato al singolare, si sarebbe trattato di una battuta ironica, con una giornalista che conosco da 20 anni. – si difende ancora Guido Crosetto – Dal presidente Conte mi divide tutto, come è noto, ma non gli ho mai mancato di rispetto. Ci confronteremo lealmente e a viso aperto in Parlamento, ma oggi gli chiedo scusa. So che mi capirà perché ricordo che anche con lui, in passato, dei giornalisti usarono questi metodi infami”, conclude il ministro”.

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