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Conte pizzicato in hotel di lusso: “Poi non faccia la morale”

Giuseppe Conte, leader dei Cinque stelle e paladino del reddito di cittadinanza, è stato pizzicato durante le sue vacanze natalizie con la compagna Olivia Paladino al Grand Hotel Savoia a Cortina d’Ampezzo.

Un hotel di lusso nel quale l’ex presidente del Consiglio è stato fotografato da Dagospia e che ha provocato enormi polemiche sul web.

Il tutto avviene, però, quando sui social di Giuseppe Conte viene pubblicato un messaggio di fine anno in cui si mostrano le immagini di Milano con “10 mila persone in fila per un pasto caldo in appena due giorni nelle ore del Natale. Nel 2023 non cediamo alla rassegnazione e a chi ci vuole uno contro l’altro, a chi vuole dividerci. Non perdiamo mai la solidarietà, restiamo uniti. Il mio augurio per un felice anno nuovo a tutti quanti voi”.

Giuseppe Conte

E poi un attacco al governo Meloni: “In quelle file ci sono persone che un lavoro ce l’hanno, ma è precario e malpagato. Non sono i fannulloni e i divanisti di cui parla Giorgia Meloni, che li paragona a tossici che prendono metadone di Stato. Di tossico c’è solo la narrazione di chi vuole convincere i cittadini che il nemico da combattere è chi è in difficoltà economica, chi non trova lavoro”.

Tra i commenti al post, subito dopo la pubblicazione delle foto di Dagospia: “Basta povery, “Conte, gauche caviar, a Cortina in un hotel a 5 stelle. Ricordiamo la prima della scala all’Opera cardinal Ferrari per stare con gli ultimi. Tutto fila per chi sa farsi concavo e convesso”, scrive Martino Loiacono.

“Non trovo niente di male, ma risparmiaci la morale. Fatevi regalare una settimana gratis al Savoia di Cortina, la danno a tutti i nuovi iscritti, Conte vi vuole felici nel movimento”, lo difende Pasquale Cicatiello.

Ancora tra chi commenta contro Conte: “Un professionista al livello di Conte non può avere una ideologia democratica, fondata su una visione di avanzamento sociale per tutti, solo perché può permettersi, con i suoi soldi, hotel di lusso a Cortina? Casomai è ancora più meritevole”, afferma Rosella Di Paola.