Una conferenza stampa per annunciare l’esito di un Consiglio Europeo al termine del quale il premier italiano Conte ha ottenuto il riconoscimento di “urgente e necessario” per lo strumento del Recovery Fund, al quale ora la Commissione Europea lavorerà per presentarlo il prossimo 6 maggio. E che, secondo il presidente del Consiglio, dovrà essere di “ampiezza adeguata e consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.
Durante il Consiglio Europeo lo stesso Conte ha chiesto che l’ammontare del Recovery Fund sia “pari a 1.550 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”. Si tratterà di un “fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia ma non solo l’Italia”.
“La nostra iniziativa con la lettera firmata da altri 8 Paesi è stata molto importante perché uno strumento del genere era impensabile fino a ora. Si aggiungerà a quelli già varati e renderà la risposta europea a questa crisi molto più efficace”. Soddisfatta anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: ” Tutti hanno concordato sul fatto che serva un piano congiunturale, o come viene chiamato anche Recovery Plan o Recovery Fund. Voglio dire in modo molto chiaro che una risposta comune del genere è anche nell’interesse tedesco. La Germania sta bene solo se l’Europa sta bene”.Al termine del Consiglio Europeo ha parlato anche il premier francese Emmanuel Macron, fornendo una sintesi del meeting: “C’è un consenso sulla necessità di una risposta rapida e forte. È un passo avanti, nessuno contesta che abbiamo bisogno di una risposta fra i 5 e i 10 punti del nostro Pil. Ci sono disaccordi che restano sui meccanismi”. La videoconferenza dei leader Ue sulla risposta economica alla crisi del coronavirus, si è conclusa con l’avallo al pacchetto di misure dell’Eurogruppo (piano Bei, Sure e Mes) e al renderle operative per il primo giugno.
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