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Le mani delle Lega sul Copasir con Volpi presidente. “Gli 007? Ora cannoneggiamo su Conte”

La Lega riesce a “piazzare” Raffaele Volpi alla guide del Copasir e si prepara a cannoneggiare il premier Conte. “Avremo in mano l’obice del Copasir, cominceremo a cannoneggiare”. Le parole sono di Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, riportate nel retroscena di Augusto Minzolini sul Giornale. E la vittima designata, ovviamente, è Giuseppe Conte. Rischia di costare carissima, sul piano politico, l’iniziativa diplomatica del premier che non solo ha avallato, ma pure organizzato gli incontri tra i dirigenti dei servizi segreti italiani e il ministro della Giustizia americano William Barr.

Di fatto, l’ombra inquietante del Russiagate si estende dalla Casa Bianca a Palazzo Chigi. Un episodio “inedito nella storia di questo Paese”, ha ammesso Marco Minniti, ex ministro della Difesa e soprattutto presidente Pd del Copasir.

Giorgetti va giù ben più duro: “Solo in un Paese come l’Italia succedono queste enormità. Il problema, se si trattasse di una vicenda tutta italiana, sarebbe risolto con una quintalata di sabbia. Tutto verrebbe coperto e seppellito. Ma non è così. La vicenda parte oltreoceano e con il New York Times e il Washington Post in ballo, l’esito è imprevedibile. Noi timidi ad attaccare? Ora con Volpi con in mano l’obice del Copasir, cominceremo a cannoneggiare”.

Il deputato leghista Raffaele Volpi è stato eletto nuovo presidente del Copasir con sei voti. Un voto è andato a Elio Vito, tre le schede bianche. Il nome di Volpi alla guida del comitato parlamentare che sovrintende ai servizi segreti sembrava sicuro sin dall’inizio, frutto di un accordo all’interno di tutto il centrodestra, compresi Fdi a Forza Italia.

Con il passare delle ore sono andati aumentando i dubbi nella maggioranza sulla nomina dell’ex sottosegretario alla Difesa del primo governo Conte. Sarebbero stati soprattutto i 5 stelle a esprimere perplessità. Tuttavia alla fine Volpi l’ha spuntata ed è stato eletto a maggioranza assoluta senza difficoltà.

Il presidente nominato potrebbe indire la convocazione di un ufficio di presidenza in tempi brevi anche per discutere sulla possibile convocazione del presidente del Consiglio riguardo ai contatti americani con i servizi italiani sulla vicenda Russiagate.

 

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