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Coronavirus, resta bloccata in casa con il cadavere del marito contagiato

Una vicenda decisamente assurda e macabra si è verificata in Italia in seguito all’epidemia di coronavirus. Una signora è stata costretta a rimanere in casa, in autoisolamento, con il cadavere del marito. È quanto accade a una donna di Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona. Lo racconta Repubblica. L’uomo 76 anni, che da tempo mostrava sintomi riconducibili al coronavirus è deceduto nella notte, stroncato probabilmente da un malore. La moglie, anche lei potenzialmente infetta, ha chiamato subito i soccorsi: i militi di una pubblica assistenza sono entrati nell’abitazione per tentare di salvarlo con un massaggio cardiaco ma non c’è stato nulla da fare e sono ora in quarantena fiduciaria.

La salma si trova ancora adesso per terra, a faccia in giù in una stanza della casa: trattandosi di un potenziale contagio, il protocollo sanitario prevede che prima di rimuovere il cadavere si attenda l’esito del tampone, effettuato nel pomeriggio. Una situazione da incubo: “Non so nemmeno definirla a parole – ha detto il sindaco Giancarlo Canepa, giunto sul posto – Sono vicino al dolore della donna e dei parenti che stanno vivendo questa situazione surreale”. La donna fortunatamente non mostra sintomi, ma visto il potenziale contagio non può uscire di casa e per questo ha passato parte della giornata sul balcone: per tranquillizzarla le ha telefonato anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

“E’ disperata, non sa cosa fare e come comportarsi – hanno spiegato i parenti – non c’è nessuno con lei ad aiutarla e consolarla. Forse si potevano prevedere casi del genere e evitarle questo calvario”. Secondo quanto ricostruito l’uomo sarebbe morto per un arresto cardiaco, ma è necessario capire se avesse o meno contratto il coronavirus e se questo possa aver influito sulle sue patologie. L’uomo avrebbe iniziato ad accusare i sintomi alcuni giorni fa e, su consiglio del medico, avrebbe anche svolto degli esami radiologici al torace dopo i quali, però, sarebbe stato dimesso. Se i tamponi dovessero rivelarsi positivi per la moglie e le altre persone venute a contatto con la vittima scatterà la quarantena.

“In riferimento al caso della donna di Borghetto Santo Spirito che si trova nella propria casa con la salma del marito, deceduto la scorsa notte, Asl2 precisa quanto segue: L’azienda esprime vicinanza alla famiglia e in particolare alla vedova. Questa sera si recherà nell’abitazione personale incaricato, non di ASL 2, per l’adeguata sistemazione del defunto, in attesa del referto del tampone faringeo. Domani mattina, secondo le procedure di legge, si provvederà al trasferimento della salma e agli accertamenti del caso”.

 

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