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Coronavirus, morta infermiera di 33 anni. Il marito: “Lavorava in reparto Covid senza protezioni”

“Ha lavorato fino alla fine in un reparto Covid, non le hanno dato neanche una mascherina per proteggersi e ora lei non c’è più”. È questa la denuncia del marito di Danielle Dicenso, un’infermiera morta a soli 33 anni per il coronavirus. Anche in Florida, come purtroppo sta accadendo in Italia, i primi a rimetterci la pelle sono i membri del personale medico. Danielle Dicenso, 33enne infermiera del reparto di terapia intensiva al Palmetto General Hospital di Hialeah, in Florida, e mamma di un bimbo di 4 anni, Dominic, è morta giovedì 9 aprile nel salotto della sua abitazione dopo aver accusato febbre alta e tosse, sintomi tipici dell’infezione da coronavirus. La donna, come denuncia il marito alla stampa locale, lavorava a stretto contatto con i pazienti che hanno contratto il virus. Il marito, rimasto vedovo, non riesce ad accettare l’atteggiamento dell’ospedale: “Aveva paura di andare a lavorare, faceva turni da 12 ore, era stremata. Sono certo che sarebbe ancora qui con noi se fosse stata in qualche modo protetta”.

La donna si era messa in quarantena ed era anche stata sottoposta a tampone, ma, riporta l’emittente Local 10, il risultato è stato definito “inconcludente”. Era il 23 marzo scorso. Poi le sue condizioni sono peggiorate repentinamente, fino al decesso. La famiglia attende ora i risultati dell’esame del medico legale per aver conferma che si sia trattato di un caso positivo al nuovo virus. Raggiunto dalla stampa locale, l’uomo ha precisato che crede che la moglie sia stata infettata a causa della mancanza di misure di sicurezza fornite dall’ospedale, compresi i dispositivi di protezione individuale.Immediata la replica del nosocomio, che non ha voluto commentare la morte di Danielle. “Tutti i dipendenti del nostro ospedale sono sottoposti a controllo della temperatura all’arrivo, indossano una maschera durante l’assistenza ai pazienti e sono tenuti a informarci se diventano sintomatici – si legge in una nota -. Non sono autorizzati a lavorare in ospedale per prendersi cura dei pazienti se presentano sintomi di Covid-19”.Danielle non è la prima infermiera che muore nell’ospedale di Hialeah dopo aver combattuto in prima linea contro il nuovo Coronavirus. La scorsa settimana, Earl Bailey, 56 anni di Broward – che era risultato positivo ed era in quarantena – è morto nella propria casa dopo aver avuto un arresto cardiaco, secondo il Sun Sentinel. Ha lavorato in diversi ospedali attraverso la società Tenet Resource Agency: l’ultima volta era stata proprio al Palmetto General Hospital. In tutti gli Stati Uniti tra il 10% e il 20% dei contagi sono operatori sanitari.

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