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Coronavirus, morto poliziotto della scorta di Conte: aveva 52 anni

Una brutta notizia. L’agente di polizia della scorta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che era stato ricoverato alcuni giorni fa allo Spallanzani di Roma dopo aver contratto il coronavirus è morto. Giorgio Guastamacchia, 52 anni, era Sostituto Commissario della Polizia, ed era in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Lascia 2 figli e la moglie. Il Capo della Polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato. Il presidente del Consiglio aveva eseguito il tampone, risultando negativo: l’agente e il premier non erano entrati in contatto diretto nelle due settimane precedenti l’accertamento della positività del poliziotto. La notizia è confermata dal Corriere.

Parole di stima e dolore sono state espresse dagli ex premier Paolo Gentiloni – attualmente commissario europeo all’Economia – “Ricordo Giorgio Guastamacchia, poliziotto esemplare, vittima del Covid-19 e mi unisco al dolore della sua famiglia e dei colleghi del sevizio scorte” – e Matteo Renzi “Un signor professionista: garantiva la sicurezza, in un ruolo delicato, con il sorriso sulle labbra e con una dedizione straordinaria”. Anche Filippo Sensi, braccio destro di Renzi e Gentiloni a Palazzo Chigi, ha espresso il dolore per la scomparsa di Guastamacchia.

“Ha fatto parte, per un periodo, della mia scorta. Lo ricordo, con affetto, per il garbo, l’umanità e la sua intelligenza operativa”, ha ricordato l’ex ministro e sindaco di Benevento, Clemente Mastella. “Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Guastamacchia”, ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute.

“Ogni giorno subiamo perdite di vite umane che lasciano una profonda ferita di dolore. Un dolore che possiamo lenire scoprendoci comunità, e soprattutto consapevoli che seguendo con responsabilità le impegnative regole che ci siamo dati, salveremo molte vite”.

 

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