Oltre tre milioni di casi e più di 211.000 morti in tutto il mondo: questa la fotografia dell’epidemia da coronavirus scattata dalla Johns Hopkins University, che mettono gli Stati Uniti al primo posto tra i Paesi più colpiti seguiti dalla Spagna. Primi segni di ripresa dell’epidemia invece in Germania, subito dopo l’allentamento delle misure di contenimento. Il tasso di contagio è risalito a 1, ovvero ogni persona infetta ne contagia un’altra, stando ai dati diffusi dal Robert Koch Institute (RKI). Da metà aprile, il tasso di infezione è sceso fino a 0,7 prima di risalire di nuovo. Nel frattempo anche il tasso di mortalità per la malattia è aumentato di giorno in giorno.
In Austria, intanto, saranno sospese dal 1 maggio le limitazioni agli spostamenti. Restano in vigore la distanza minima di un metro tra le persone e l’obbligo di indossare le mascherine. Da maggio saranno inoltre consentite manifestazioni con 10 partecipanti e funerali con 30 persone. Dal 2 maggio riapertura graduale anche delle attività commerciali. Da Tokyo, invece, è scattato l’allarme per le Olimpiadi: c’è il rischio che non possano svolgersi nemmeno nel corso del 2021.
Il Lussemburgo ha avviato il progetto di testare in un mese 600 mila persone. Ad annunciare i controlli è stato il ministro della ricerca Claude Meisch, che ha parlato di 20 mila test al giorno in 17 postazioni dislocate in tutto il Paese. I casi sono 3.729, 88 i pazienti deceduti e 3.123 le persone guarite.“Italia e Francia facciano eurobond senza la Germania”. La proposta di Chancel (che piace a molti)