Un libro per denunciare un fenomeno già in atto da diversi mesi a questa parte nel panorama politico italiano, e di cui Matteo Salvini si era fatto triste incarnazione negli scatti in cui brandiva il rosario come un’arma di seduzione di massa: lo sfruttamento, da parte di certa politica, dei simboli del cattolicesimo come strumenti per soggiogare l’elettorato, svuotati di ogni reale significato religioso. Un uso e abuso di rosari e crocifissi che appartiene a certa destra diffusa in tutto il mondo, dall’Ungheria di Viktor Orbán alla Francia di Marine Le Pen, e di cui Iacopo Scaramuzzi parla nel suo nuovo “Dio? In fondo a destra”.Disponibile in versione cartacea ed ebook, il testo è una mappa che aiuta a comprendere la retorica di certi leader, costantemente alla ricerca di un nemico da dare in pasto ai cittadini e che per questo manipolano la religione al fine di incamerare voti, potere e prestigio. “Usare simboli religiosi e popolari – scrive il giornalista nel libro, con prefazione di Gad Lerner- è un segnale di fumo destinato a un elettorato smarrito dalla globalizzazione e dalla crisi economica, una rassicurazione a buon mercato a chi mal sopporta una società secolarizzata, multiculturale e liquida, a quanti per paura di perdere i privilegi conquistati nel secondo dopoguerra cercano un nemico, che sia un immigrato musulmano, una coppia omosessuale che vuole sposarsi o una donna che rivendica la propria autonomia, a coloro che, per timore del futuro, hanno nostalgia di un piccolo mondo antico, voglia di strapaese”.

Si inginocchiava di fronte a Salvini, oggi apre lo stadio ai musulmani per il Ramadam