Mario Draghi ha finalmente tenuto il suo tanto atteso discorso al Senato. Il presidente del Consiglio non ha sciolto definitivamente la riserva sulla sua permanenza a Palazzo Chigi. Ma ha lasciato intendere chiaramente di essere disposto a restare premier solo se le forze politiche che sosterranno l’esecutivo la smetteranno con richieste irricevibili o veti incrociati. Pretese, quelle di Draghi, che la Lega di Matteo Salvini non sembra voler accettare, visto che in pratica il Carroccio chiede a Draghi di formare un nuovo governo, ma senza il M5S di Giuseppe Conte. Di diverso avviso è l’ex pentastellato Alessandro Di Battista che invece su Facebook attacca frontalmente Draghi.

“Ricapitoliamo le dichiarazioni del Messia. – attacca Di Batista su Facebook riprendendo le parole di Draghi – Il reddito di cittadinanza verrà modificato come dico io e soltanto io. Sempre più armi in Ucraina perché per la Nato conta più della Costituzione. Salario minimo ok, ma seguendo gli ordini europei e lavorando a braccetto con i sindacati che non vogliono minimamente perdere parte del potere che ancora gli resta”, chiosa sarcastico.

“Sì ai rigassificatori perché dobbiamo comprare sempre più gas Usa (costa di più ed è più inquinante ma tanto mica lo paga lui). – prosegue prendendosi ancora gioco del premier – Superbonus? Come direbbe Mimmo in Bianco Rosso e Verdone ‘Nonna, nonna m’hanno fatto un buono. Che vor dì, vor dì che…?’ (Lascio a voi la risposta). -ironizza ancora citando uno storico film di Carlo Verdone – E dopo tutto questo c’è davvero qualcuno con il fegato di votargli la fiducia?”, domanda indignato Alessandro Di Battista concludendo il suo post.