Ha imparato l’italiano lavorando in una stazione di benzina, dopo aver passato tante notti a dormire sui tetti dei cantieri. Ora festeggia la sua laurea. Una storia incredibile, quella di Sajjad Ahmed. 28 anni, originario del Pakistan e appena diventato dottore in Ingegneria industriale all’Università del Salento, a Lecce. Mostrando un’incredibile forza di volontà che gli ha permesso di tagliare un traguardo che, fino a qualche tempo fa, sembrava impossibile da raggiungere.
Era solo un ragazzino, ma con le idee chiare: “Avrei fatto qualunque cosa per ricominciare tutto da capo, è stato per questo che mi sono imbarcato clandestinamente per venire in Europa: un viaggio difficilissimo, ma il 2 ottobre 2007 siamo sbarcati finalmente nel porto di Lampedusa. Dopo i controlli, con altri minorenni fui destinato a Brindisi, e da lì affidato all’istituto dei frati cappuccini Itca di Lecce”. Sajjad ha così iniziato a lavorare come benzinaio per poi riprendere a studiare e completare medie e superiori.
“È stato poi grazie ad alcuni amici che frequentavano corsi di dottorato che ho capito di poter investire anche su me stesso, di poter essere protagonista dei miei sogni – continua – così ho deciso di iscrivermi a Ingegneria. Un sogno apparentemente irrealizzabile, visto che avevo imparato la matematica a una scuola serale e l’italiano in una stazione di benzina”. Ora vuole proseguire gli studi con la magistrale in Ingegneria gestionale.Caro Salvini, perché non pensi a questi emigranti? 28mila laureati fuggono ogni anno dall’Italia