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Dalla Madonna alla famiglia “con mamma e papà”, le provocazioni di Salvini in aula

Agli attacchi di Conte, Salvini risponde con un lungo intervento durato venti minuti duranti i quali ha tentato di rispondere alle accuse del premier, che lo aveva additato come “irresponsabile” e impegnato a pensare soltanto “ai propri interessi di partiti”. Passando poi ai soliti modi, alle solite provocazioni. Scatenando una vera e propria bagarre. “Rifarei tutto quello che ho fatto – l’incipit del ministro – con la grande forza di essere un uomo libero. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è una donna o un uomo libero “.

“Mi spiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno – la replica a Conte – Pericoloso, autoritario, irresponsabile, incosciente? Bastava il Saviano di turno a raccogliere tutta questa sequela di insulti, bastava il Travaglio, un Renzi, non il presidente del Consiglio”. Rispetto al rapporto con l’Ue ha aggiunto: “Io non voglio un’Italia schiava di nessuno. Non voglio catene. Sono stufo che ogni passo debba dipendere dalla firma di qualche funzionario europeo. Siamo o non siamo un paese libero e sovrano?”. Poi l’affondo a Conte: “A me non è mai capitato di chiedere alla cancelliera Merkel consigli su come vincere la campagna elettorale”.Ma Salvini non si è fermato qui. Tornando sull’argomento del crocifisso, sul quale Conte lo aveva ammonito chiedendogli di non esibire simboli religiosi per fini di tornaconto personale. “La protezione del cuore immacolato di Maria per gli italiani continuerò a chiederla. Non mi vergogno” ha ribadito Salvini. Scatenando le proteste del Pd che, nel ricordare la laicità del Parlamento in cui si trovava il leghista, ha ironicamente chiesto al Capitano in pieno delirio di onnipotenza di “far vedere le stimmate”.Lo show di Salvini non si è però fermato lì. Eccolo, infatti, poco dopo affrontare il tema della famiglia alla sua maniera, sottolineando la necessità di vedere in Italia bambini felici “con mamma e papà”. E scatenando ancora una volta la rabbia di chi occupava gli altri banchi. Violente le contestazioni contro il vicepremier, che hanno costretto la presidente Casellati a un lungo sforzo per riportare l’ordine in aula.

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