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De Benedetti gela Berlusconi: “Lui al Quirinale? Una cosa indegna”

Carlo De Benedetti ne ha per tutti i politici. E non sono certo giudizi lusinghieri. L’imprenditore è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo nella serata del 3 novembre. Tra i vari argomenti trattati, l’Ingegnere si sofferma a lungo a mettere i voti alla classe politica italiana. Tutti più o meno bocciati, tranne il premier Mario Draghi. Ma la dichiarazione di De Benedetti che lascia il segno è quella sul suo storico rivale, Silvio Berlusconi, il cui possibile approdo al Quirinale sarebbe per lui una “cosa indegna”.

Carlo De Benedetti

La conduttrice gli domanda della candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. “Il centrodestra oggi ha ripetuto che loro sono compatti per la sua candidatura. Lui ha detto in un’intervista che però non farà il candidato di bandiera. Lei conosce Berlusconi da tantissimi anni. Lo ha conosciuto in tante versioni. Secondo lei ci crede davvero?”, insinua la Gruber. “Non lo so. – replica duro De Benedetti – Lui è un fantasista come sono fantasisti quelli che pensano che una persona condannata in via definitiva per evasione fiscale, espulsa dal Senato, che ha fatto votare ai suoi deputati perché testimoniassero che Ruby era la nipote di Mubarak, possa andare al Quirinale”.

“Io in ogni caso le anticipo una cosa. – aggiunge poi Carlo De Benedetti rivolto alla giornalista – Nel caso in cui l’assemblea dei grandi elettori impazzisse e lo mandasse al Quirinale, io rendo il mio passaporto al ministro dell’Interno. Sarebbe una cosa indegna”.

Ma De Benedetti, come detto, ne ha per tutti. “Meloni premier? Non succede perché l’Europa non ce lo lascia fare. Conte? Vuoto a perdere”, così boccia la leader di Fdi. Enrico Letta, invece, “sicuramente è una persona seria, però non ha la caratura del leader”. A Matteo Renzi ,infine, “consigli ne ho dati tanti. Lui non ne ha seguito praticamente nessuno. Ma ho perso la speranza, perché Renzi non è una persona seria. Se fai il senatore, devi fare il senatore, non andare in Arabia Saudita o occuparti di società russe”.

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