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“Dentro cose di questo tipo”. Caso Garlasco, il mistero dei computer

Il caso Garlasco continua a suscitare interesse nell’opinione pubblica italiana. A distanza di quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso si riapre con nuove indagini su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi. Recenti rivelazioni emergono riguardo ai computer di Chiara e del suo ex fidanzato.

Durante il programma televisivo Zona Bianca, l’esperto informatico Daniele Occhetti ha commentato i computer di Chiara Poggi e Alberto Stasi, facendo dichiarazioni che hanno destato sorpresa. Come riportato da Libero Quotidiano, Occhetti, che già nel 2009 aveva curato la perizia sul delitto insieme a Roberto Porta, ha rivelato che Stasi accese il pc alle 9.35. È stato affermato che Chiara non aveva mai visto i contenuti espliciti presenti sul dispositivo di Alberto.

Chiara Poggi Computer

Chiara Poggi e il suo computer: nuove scoperte

Le parole di Occhetti rivelano che Chiara avrebbe potuto allarmarsi di più per i contenuti sul suo computer rispetto a quelli di Stasi. Se i contenuti nel pc di Stasi potevano provocare una reazione in Chiara, lo stesso avrebbe potuto accadere per altri che avessero usato il suo computer, data la natura simile dei contenuti.

Chiara Poggi Computer

Occhetti ha inoltre affermato a Zona Bianca: “I contenuti di Alberto Stasi non erano stati mai visti da Chiara, mentre quelli scaricati da altri sul suo pc potevano esserlo. Le copie esistono e potrebbero essere ancora analizzate, magari con un incarico più ampio rispetto al nostro”.

Roberto Porta ha aggiunto che nel computer di Chiara Poggi erano state effettuate ricerche con termini come “pre teen, video” e “sesso + Garlasco”, ritenute mirate a un fatto specifico. Queste ricerche, eseguite in orari in cui Chiara non poteva essere presente, sono state escluse dalla sua responsabilità.

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