La piccola procura di Trani ha aperto un fascicolo di inchiesta a carico della Deutsche Bank di Francoforte con l’accusa di manipolazione di mercato.
Il gruppo bancario tedesco è accusato di aver manipolato l’andamento dei mercati nel primo semestre 2011, quando cioè vendette una massiccia quantità di titoli di Stato italiani per un controvalore di 7 miliardi di euro. Ancora oggi si ritiene infatti che fu proprio quella vendita a gettare l’Italia nel caos economico e politico che, proprio a misura di “salvataggio”, l’ha poi portata nelle mani del Governo Monti.
La Deutsche Bank avrebbe nascosto l’intenzione di ridurre drasticamente e repentinamente il possesso di titoli del debito italiano che aveva in portafoglio: una scelta che avrebbe dovuto essere comunicata tanto ai mercati quanto al Ministero dell’Economia italiano proprio per evitare che si potesse generare un’alterazione del valore di mercato dei titoli stessi.