Lontano dai riflettori ma non per questo poco incisivo. Alessandro Di Battista trova ancora il modo di far parlare di sé, nonostante il ruolo di secondo piano nel quale è ormai relegato all’interno del Movimento. E ogni volta che esce allo scoperto, lo sconquasso è assicurato. Con l’uscita del suo ultimo libro “Politicamente Scorretto”, edito da Paper first de Il Fatto Quotidiano, il pasionario pentastellato non ha infatti risparmiato colpi a nessuno. Di sicuro, le sue parole faranno discutere.
Di Battista parla nel suo libro di: “Fare ciò che è giusto e non quello che conviene” e di “Matrimonio d’interesse”. Il testo sarà presentato il prossimo venerdì 28 giugno a Viterbo in occasione del Caffeina Festival, diretto da Filippo Rossi. Parole, quelle del Dibba, che suonano come un evidente attacco al mondo pentastellato e alla leadership di Luigi Di Maio. Proprio Di Battista sembra dar adito a questa ipotesi quando poi aggiunge: “Io non ho mai adulato Luigi, semplicemente gli voglio bene. Se vuoi bene a una persona hai il dovere di dirgli quello che non va, ma lo fai in faccia, non sui giornali”.
Che tra i due i rapporti in questo momenti non siano particolarmente distesi è evidente anche dalle reazioni dello stesso Di Maio alla notizia dell’uscita del libro di Di Battista: “Non ho letto. Sono concentrato sulle cose da fare, a partire dal salario minimo”. Una freddezza che vale più di mille parole. Evidentemente le bordate del Dibba non piacciono all’interno del Movimento. E non è da escludere, nei prossimi mesi, una vera e propria resa dei conti.L’Iran provoca: “Entro 10 giorni supereremo i limiti di riserve di uranio”