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Di Battista pubblica un fotomontaggio: “Meloni è Draghi sotto copertura”

Il governo Meloni fa marcia indietro sulla norma sul Pos, adeguandosi alle richieste dell’Unione europea. Ma Alessandro Di Battista non perdona quelo che considera un passo falso di Giorgia Meloni e dei suoi. L’ex esponente del Movimento 5 Stelle pubblica un lungo post su Facebook dove punta il dito contro l’esecutivo di centrodestra. Ma a far esplodere i social è un fotomontaggio che ritrae i volti sovrapposti dell’attuale premier e del suo predecessore Mario Draghi.

Alessandro Di Battista

“Dunque dopo giornate intere a chiacchierare sulla fantomatica (e venduta come fosse rivoluzionaria) norma sul Pos, il governo dei sedicenti sovranisti fa marcia indietro e la cancella. – attacca Alessandro Di Battista su Facebook – Il tutto per non scontentare l’UE. In pratica la soglia minima di 60 euro per l’obbligo del Pos non esiste più. La Meloni si è arresa a Gentiloni, che già a leggerla così fa piuttosto ridere”, ironizza l’ex pentastellato.

“La verità è che ci hanno voluto distrarre con svariate scemenze per non farci concentrare sulla sostanza. – prosegue Alessandro Di Battista – Ovvero sul fatto che sulle questioni più importanti (guerra, sanzioni, armi, regole europee) il governo di centrodestra è identico ad un normale governo Pd o governo tecnico (che poi è la stessa cosa). E la Meloni, cosa che sostengo da mesi, è una Draghi sotto copertura”, affonda il colpo contro il presidente del Consiglio.

“C’è una cosa però che appare profondamente ridicola: le giustificazioni. – si innervosisce ulteriormente l’ex parlamentare – ‘È tutta colpa di Draghi e di come ha impostato il Pnrr’, sostengono i falchi meloniani. Dimenticando che governano con Lega e FI che del governo Draghi hanno fatto parte e quel Pnrr hanno avallato. Meraviglie dell’ipocrisia politicante. – queste le sue gravi accuse – In tutto ciò nelle ultime ore il governo ha deciso di togliere ai cosiddetti occupabili il reddito di cittadinanza non più tra otto mesi ma tra sette. Questo per racimolare 200 milioni di euro, più o meno quel che costa ogni pacchetto di armi a Kiev che anche il governo Meloni (con il sostegno del Pd) continua ad inviare. Domanda a chi legittimamente ha votato la Meloni. Era questo che vi aspettavate?”, chiede polemicamente Di Battista chiudendo il suo post.

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