Vai al contenuto

Di Maio sfida Salvini: “Cittadinanza a Rami e Adam? Ci penserà Conte”

Una vicenda che aveva tenuto banco negli scorsi giorni, quella dei “piccoli eroi” Rami e Adam, i due ragazzini di origini rispettivamente egiziana e marocchina che si erano resi protagonisti del salvataggio dei loro compagni di scuola nell’incendio dello scuolabus di San Donato Milanese. E ai quali era stata promessa la cittadinanza italiana, parole che però non avevano avuto riscontro nei fatti. Salvini non è più tornato sull’argomento da allora. Lo ha fatto l’altro vicepremier Di Maio nel corso dell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, su Rai Uno.

Di fronte alle domande di Fabio Fazio, il leader Cinque Stelle ha fatto presente che la vicenda sarebbe, per competenze, nella sfera di Salvini. Aggiungendo poi: “Devono avere la cittadinanza. È una questione che riguarda il ministero dell’Interno, non voglio intromettermi in questioni di altri ministeri . Ma se il ministero è troppo impegnato, investiremo il Presidente del Consiglio di dare la cittadinanza a questi ragazzi, che non solo la meritano ma è una promessa e una promessa va mantenuta”.Quando? “Il prima possibile devono averla, sono stati degli eroi. Questo è il minimo. Il tema è velocizzare la procedura” ha aggiunto. Il vicepremier M5S è intervenuto anche sul caso Sea Watch, che in queste ore ha subito un’accelerata, dopo il sequestro della nave da parte della Guardia di Finanza. I migranti che erano a bordo della nave della ong, che si trova a Sud di Lampedusa, sono stati trasferiti a bordo delle motovedette dei militari: “Il sequestro lo esegue la magistratura quindi non credo sia un espediente per far sbarcare i migranti a bordo, perché la magistratura è indipendente dal governo”.Quando arrivano qui contattiamo i Paesi Ue e chiediamo la redistribuzione. Io credo che la politica delle redistribuzioni è l’unica strada che abbiamo per fronteggiare il fenomeno” ha detto Di Maio. “La Chiesa Valdese stamattina ha lanciato una disponibilità, lavoriamo nel senso della redistribuzione” e “non scontriamoci con la magistratura, tutte queste tensioni non fanno bene al Paese”, ha aggiunto.

Europee, la sfida è su Facebook: Salvini spende più di tutti