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Impeachment Mattarella, ora Di Maio chiede scusa: “È stato un grave errore”

Luigi Di Maio torna sui suoi passi e fa mea culpa sull’impeachment a Mattarella. “Nella vita delle persone da grandi errori nascono grandi opportunità. Da quell’episodio ho rafforzato il mio senso di responsabilità istituzionale e ho imparato a credere sempre di più nel ruolo di Mattarella. La sua credibilità internazionale è stata fondamentale nella crisi del picco dei contagi e in questa fase di negoziati in Europa”, confessa il ministro degli Esteri a L’Aria che tira su La7 rispondendo a una domanda su quando chiese l’impeachment del presidente della Repubblica.

Quello è stato forse lo scivolone più grande della carriera politica di Di Maio, e anche il più grave. All’epoca era sulla scia di Salvini e si fece prendere la mano. Ma adesso il “ragazzo” sembra aver capito. Sulla fase due il ministro concorda con Conte: “Il 4 maggio è sicuramente una data in cui, come ha detto il premier, possiamo passare alla Fase 2. Ma occorre essere prudenti perché ci sono stati altri Paesi che per la fretta di riaprire sono di nuovo in lockdown”. Per questo, ha detto ancora Di Maio, bisogna “fare tutto con la massima attenzione, ci dobbiamo avviare verso una fase 2 vera”.

Di Maio risponde anche su un’altra domanda scomoda, ovvero il rapporto con Di Battista. “Alessandro ha sempre avuto modo di esprimere le sue opinioni. Ogni volta che parla viene sempre strumentalizzato e le sue parole vengono travisate. La sua opinione è sempre preziosa. Il Movimento ha diverse anime e si dibatte al suo interno”, dice Di Maio. Professioni dei fede su Conte: “Mi fido ciecamente di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio sa tenere la barra dritta nell’interesse nazionale”, dice in un’intervista a Avvenire.

“Abbiamo un solo vero obiettivo. Ambizioso. Decisivo. Il recovery fund – sottolinea il ministro – 1.500 miliardi per riaccendere i motori. Tutto il resto è un dibattito limitante. Rivolgo un appello alla politica- continua Di Maio – schieriamoci tutti con il premier. Sosteniamo tutti Conte. Ho sempre pensato che il dibattito sia ricchezza e non voglio dare l’impressione che provi a censurarlo, ma oggi è vitale sospendere le polemiche. Facciamolo almeno fino a giovedì. Lavoriamo per dare al capo del governo la massima forza al tavolo finale”.

 

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