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Dimissioni Draghi, Di Maio accusa Conte e Salvini: “Strizzano l’occhio a Putin”

La caduta improvvisa e inaspettata del governo guidato da Mario Draghi sta provocando un terremoto politico. I draghiani di ferro di Pd, Azione, Italia Viva e Insieme per il futuro, il nuovo movimento di Luigi Di Maio, lodano compattamente l’azione politica dell’ormai ex premier. Ma puntano il dito contro il M5S di Giuseppe Conte, Forza Italia di Silvio Berlusconi e la Lega di Matteo Salvini. In particolare, è il ministro degli Esteri ad avere il dente avvelenato nei confronti dei suoi ex compagni pentastellati e del leader leghista. Le accuse che lancia nei loro confronti sono gravissime.

Di Maio attacca Conte e Salvini

“Da oggi esistono due tipologie di forze politiche, quelle che hanno tifato per l’Italia e quelle che hanno tifato contro l’Italia, che hanno scommesso contro. – attacca Di Maio in conferenza stampa – Sicuramente c’è il partito di Conte, che non è più il Movimento 5 Stelle. Io avevo contribuito a fondarlo, ed era una forza politica che creava governi, non li sfasciava. Sono Conte e Salvini che hanno voluto colpire l’agenda Draghi. Il governo è stato buttato giù da chi strizza l’occhio a Putin”, ecco l’accusa durissima.

“Prima si va a votare meglio è, per salvare almeno la legge di Bilancio. – sottolinea il ministro degli Esteri – Non credo riusciremo a salvare il Pnrr”, questa la sua fosca previsione. A chi gli domanda se i moderati saranno tra i suoi interlocutori replica secco: “Questo è assolutamente prematuro. Sicuramente non posso stare con chi ha buttato giù Draghi e il governo, con quelli che provocheranno l’innalzamento dei costi della benzina e dell’energia nei prossimi mesi”, conclude.

Intanto, anche Matteo Salvini comincia a sparare bordate da campagna elettorale sui social. “Basta con la follia dei Cinque Stelle e con i giochini di potere del Pd: ora scelgano gli italiani”, scrive il leader del Carroccio sulla sua pagina Facebook.

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