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Dimissioni Draghi, Salvini brinda: “Cin cin, alle urne da leader”

Matteo Salvini esulta pubblicamente senza farsi troppi problemi per la caduta del governo Draghi e le dimissioni del presidente del Consiglio rassegnate nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella. A raccontarlo è un retroscena pubblicato dal Fatto Quotidiano. Secondo il giornale diretto da Marco Travaglio, verso le 7 di sera di mercoledì 20 luglio, subito prima delle dichiarazioni di voto delle forze politiche in replica a Draghi, il leader della Lega si sarebbe abbandonato ad un brindisi con i suoi fedelissimi.

Matteo Salvini

Insomma, come riporta il giornalista Giacomo Salvini sul Fatto Quotidiano (si tratta solo di omonimia e non di parentela con il segretario della Lega, ndr), poco prima delle dichiarazioni di voto dei partiti sulla fiducia a Draghi, Matteo Salvini stava già festeggiando. Anche perché il suo partito e gli alleati di Forza Italia nel centrodestra cosiddetto di governo avevano già ufficializzato la loro mancata partecipazione al voto di fiducia sulla risoluzione Casini che secondo loro avrebbe concesso una sorta di pieni poteri al premier.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 20-07-2022 Roma (Italia) Politica Senato – Comunicazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi Nella foto Matteo Salvini parla con alcuni senatori della Lega

Secondo il racconto del collaboratore di Marco Travaglio, verso le 7 della sera Salvini si sarebbe accomodato alla buvette di Palazzo Madama insieme ad un gruppo di suoi fedelissimi. “Segretario, è contento per aver fatto cadere Draghi”, gli domanda il cronista. “Cin cin”, replica senza girarci troppo intorno il leader leghista proponendo un brindisi. “Abbiamo vinto noi, alle urne da leader”, questa la chiosa gonfia di orgoglio di Salvini.

“Letta ieri alla festa dell’Unità si è suicidato, facendo uscire quelle dichiarazioni mentre si stava trattando. – aveva dichiarato in precedenza lo stesso Salvini – Draghi e l’Italia sono state vittime, da giorni, della follia dei 5 Stelle e dei giochini di potere del Pd che ha fatto saltare tutto. Speriamo che quello attuale sia l’ultimo Parlamento dove centinaia di persone cambiano casacca e poltrona”.

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