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Dipendente Visibilia e caso Santanchè: “Scoperto al Caf che mi pagavano con rimborsi spese”

Santanchè visibilia nuove accuse rimborsi spese

Federica Bottiglione, la dipendente che ha portato Visibilia in tribunale, ribadisce le accuse durante la puntata di Report in onda stasera alle 21 su Rai Tre: “Ero in cassa integrazione Covid senza saperlo: non ho mai smesso di lavorare”. L’affermazione arriva tra nuovi documenti che sembrano smentire le affermazioni fatte dalla ministra del Turismo, Daniele Santanchè, sui soldi ricevuti da Ki Group. Bottiglione sostiene di aver lavorato sia per Visibilia che per la stessa Santanchè anche quando era in cassa integrazione Covid. Queste rivelazioni riaprono il “caso Santanchè”, che è nato dopo il reportage di Report che ha sollevato molti dubbi sulla gestione delle aziende Ki Group e Visibilia da parte della ministra del Turismo.
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La nota di Report contro la Santanchè

Sempre Report si prepara ad una nuova puntata dedicata anche stasera alla Santanchè e oggi pubblica una nota. Starebbero emergendo “false rappresentazioni della realtà pronunciate da Santanchè durante il suo intervento in Senato. – si legge nella nota – Ha sostenuto che la sua partecipazione non abbia mai superato il 5% di Ki Group. Ma dai documenti in nostro possesso dimostreremo che, fin dal 2013, Santanchè possedeva il 14,9% di controllo della società ed aveva sottoscritto un patto parasociale che la poneva direttamente nella governance.
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La ministra ha dichiarato di essere entrata nella società solo per aiutare il figlio. Ma all’epoca in cui è stata nominata presidente, il figlio aveva appena 16 anni. Che ci fosse un suo tornaconto personale lo dimostrano documenti interni che rivelano la partecipazione della società all’aumento di capitale di Visibilia sin dal 2013. Ha giurato di non aver avuto alcun ruolo operativo in Ki Group, ma foto e documenti inediti di cui Report è entrato in possesso rivelano l’esatto opposto. Ha sostenuto che i suoi compensi non abbiano mai superato i 100mila euro lordi. Documenti interni della società dimostrano che i suoi compensi superano i 400mila euro lordi all’anno anche quando la società perdeva milioni di euro all’anno.

Ha negato di essere ancora in azienda quando i dipendenti di Ki Group sono stati licenziati senza liquidazione, ma documenti interni la smentiscono. Ha negato che la dipendente di Visibilia, che ha lavorato mentre era in cassa integrazione a zero ore, fosse all’oscuro della sua condizione contrattuale e che abbia lavorato in cassa integrazione. Per la prima volta la dipendente di Visibilia parla a volto scoperto davanti alla telecamera e racconta, con prove documentali, la sua versione che smentisce in toto quella della Santanchè, afferma di essere stata pagata con un rimborso chilometrico, e di aver lavorato nel periodo di cassa integrazione anche in Senato”, si conclude la nota.

Le dichiarazioni in Senato di Santanchè

La scorsa settimana, la ministra Santanchè ha parlato in Senato per “chiarire” la sua posizione, rispondendo alle accuse di conflitto di interessi. Repubblica ha scoperto che mentre Visibilia stava perdendo milioni di euro, stava finanziando società esterne, sempre collegate alla Santanchè, con Alessandro Sallusti come beneficiario. È stato inoltre rivelato che la ministra, dopo la sua nomina, è rimasta socia del Ki Group e che i manager della società incontravano dirigenti di banche come la Popolare di Milano e Invitalia per chiedere di ridurre il debito.

Attesa per la puntata di Report

Secondo Il Fatto Quotidiano, già a novembre dello scorso anno, la vicenda della dipendente che ha portato Visibilia in tribunale è emersa. Bottiglione sostiene che, invece dello stipendio, veniva retribuita con rimborsi spese nonostante la limitazione degli spostamenti dovuta alla pandemia Covid. “Bottiglione ha ribattuto, affermando: “Non ho mai smesso di lavorare in realtà. Sono sempre andata avanti con tutte le mie attività. Il mio ruolo di responsabile affari societari e investor relator è obbligatorio in Borsa, e non si può smettere di darle se si è quotati. Mi sono poi accorta andando al Caf che questi pagamenti risultavano come rimborsi spese.”

Inoltre, Report mostrerà documenti che sembrano smentire le affermazioni di Santanchè riguardo i compensi ricevuti. Nonostante la ministra abbia negato di aver ricevuto oltre due milioni di euro come membro del cda di Ki Group, le carte delle sue società sembrano indicare il contrario.

Il giornalista Giorgio Mottola anticipa: “In Senato sostiene infatti di aver guadagnato da Ki Group e dalla capogruppo Bioera 100 mila euro all’anno tra il 2014 e il 2018. Ma eccole le vere cifre approvate nei bilanci di Bioera capogruppo: 2014, 144 mila euro; 2015, 391 mila euro; 414 mila euro all’anno tra il 2016, 2017 e 2018, anno in cui si specifica nei bilanci che 270 mila euro vengono da Ki Group spa, che quell’anno perdeva 7 milioni di euro”. La puntata di Report promette di gettare nuova luce sul “caso Santanchè”, portando alla ribalta ulteriori dettagli su una questione che ha sollevato dubbi sulla gestione di Visibilia e sul ruolo della ministra del Turismo in tale gestione.
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