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Essere disabile ai tempi di Covid: “Vivo nella paura che nessuno mi curerà”

“Potrebbero non curarmi, oppure per colpa mia, potrebbe morire il nonno ultra 80enne di un mio amico, non lo so e non riesco a immaginarlo”. Dopo il nuovo protocollo diffuso dall’Istituto superiore di Sanità chiamato ‘Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia da Covid-19’, con il quale i medici dovranno seguire con precise indicazioni per decidere chi salvare e a quali pazienti Covid andrà data la precedenza, ecco come affronta un disabile l’emergenza sanitaria Covid: “Il nuovo protocollo diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità mette in scheda anche ‘quelli come me’, con gravi patologie. Le incasella. Le mette in classifica. Non più persone, ma cartelle cliniche da riordinare, tra quelli messi peggio e quelli un po’ meno peggio, che sono forse meglio di quelli “così-così”. Queste sono le parole di Iacopo Melio, neo consigliere regionale Pd, che da sempre si batte per i diritti dei disabili. In un lungo sfogo su Facebook, il giovane disabile pone l’accento sulla ferocia inaudita di questa pandemia.

“Questo protocollo – ha continuato Melio – lo useranno gli anestesisti per i casi in cui ci sia nelle terapie intensive una carenza di mezzi, risorse, posti letto e personale per poter salvare tutti i malati, dando così la precedenza in base a linee guida ora chiare e precise. Il principio, però, è lo stesso che si usa da tempo, nemmeno troppo silenziosamente: la priorità a chi ha maggiori speranze di sopravvivere. Vuol dire che se io sono attaccato a un macchinario, e arriva qualcuno più sano di me, normodotato e senza altre malattie, potrebbero staccarmi per cedergli il posto. Doloroso. Devastante. Quasi disumano”. Peggio di un pugno dritto al cuore. Parole crude quelle del neo consigliere regionale, che riportano alla mente le immagini delle bare trasportate dall’esercito a Bergamo meno di sette mesi fa.Ti potrebbe interessare anche: Gassmann e la difesa dell’ambiente: “Il Covid è relazionato ai fenomeni climatici”