Vai al contenuto

Dona un rene al figlio 20enne nel giorno della Festa del papà: la storia di Cristian e Leonardo

Un giorno speciale per la famiglia Baruzzo. Un 19 marzo più di apprensione che di festa, certamente di speranza. Nel giorno della Festa del papà, Cristian donerà un suo rene al figlio Leonardo. Un l’intervento programmato e rinviato più volte, che si svolgerà proprio oggi, all’ospedale Cisanello di Pisa. Una storia che sta tenendo con il fiato sospeso Albiano Magra, la più grande frazione del Comune di Aulla in Lunigiana. La mamma: “L’augurio più grande va a un super papà oggi, un grande guerriero come suo figlio”.

L’operazione chirurgica

Cristian Baruzzo oggi sta donando un rene al figlio Leonardo, ventenne, nato con una grave insufficienza renale. Per via di questa malattia, il figlio ha dovuto subire vari interventi. Nel frattempo, comunque, il giovane ha avuto una vita normale, che l’ha portato a diplomarsi e fare sport come tanti.

Due anni fa, però, un blocco renale ha reso necessario il trapianto. È iniziato così il lungo percorso verso l’intervento, intrapreso insieme ai genitori, che si sono sottoposti a tutti gli accertamenti del caso. Alla fine è risultata una compatibilità proprio col papà Cristian.

Avrei tanto voluto essere compatibile, invece quello adatto era il padre, che è risultato compatibilissimo. Appena lo ha saputo non ha esitato un attimo e ha accettato di donare una nuova vita a suo figlio”. Questo il commento della mamma, Monia Piva, titolare di una scuola di ballo ad Albiano Magra dove lavora anche Leonardo.

La “sorpresa” per la Festa del papà

In realtà Cristian sapeva già da tempo che l’operazione si sarebbe tenuta nel giorno della Festa del papà. Ancora la mamma: “Il padre lo ha saputo mentre era in settimana bianca e ha subito smesso di sciare, per evitare di farsi male e impedire nuovamente l’operazione”.

Cristian e Monia sono separati. “Il mio ex marito ha tirato fuori forza e coraggio, per ridare la vita a nostro figlio. Noi abbiamo divorziato tanti anni fa: se in passato i due erano lontani, il percorso del trapianto li sta avvicinando molto. Cambia il modo di vedere le cose”.