Trasparenza sì, ma senza esagerare. Questa l’accusa mossa dagli esponenti di Forza Italia e del Pd a un governo che, stando alle opposizioni, avrebbe fatto un passo indietro al momento di mettere in atto una delle sue bandiere, la totale chiarezza dei lavori parlamentari. Ad aprire il duello è stato l’allarme lanciato da Forza Italia: “Su invito dell’onorevole Renato Brunetta si è fatta richiesta straordinaria della web tv della Camera, generalmente utilizzata per le audizioni, per la seduta odierna dei lavori della Commissione Bilancio sulla manovra”.
“Le opposizioni chiedono la trasmissione via web della commissione. Basta che uno voti contro e la richiesta è bocciata. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro, e la diretta web non è quindi possibile” scrive Luigi Marattin. Gli fa eco Maria Elena Boschi: “M5S nega la pubblicità dei lavori in commissione Bilancio attraverso il web. Non erano quelli della trasparenza? Si vergognano? Che fine ha fatto lo streaming?”.
Poco dopo è arrivata la risposta del Movimento Cinque Stelle: “In Commissione Bilancio Partito Democratico e Forza Italia hanno chiesto la trasmissione dei lavori di commissione tramite la web tv. Si tratta di una richiesta fuori dal regolamento quando la commissione è in sede referente. La trasmissione tramite web tv non è ammessa neanche con voto all’unanimità. La pubblicità dei lavori è prevista solo per le audizioni” hanno fatto sapere i membri della Commissione Bilancio a Montecitorio.Netflix: sette passi per la leadership dello streaming