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Zaky, Draghi se ne lava le mani e interviene Amnesty: duro attacco al premier italiano

Ed ora anche Amnesty International prende posizione contro le parole del premier Draghi sulla cittadinanza italiana a Zaky. “Quella su Patrick Zaky è un’iniziativa parlamentare in cui il governo non è coinvolto al momento”, aveva infatti risposto perentorio il premier durante la conferenza a Palazzo Chigi a chi gli ha chiesto se il governo, come richiesto dal Senato con un ordine del giorno bipartisan, concederà la cittadinanza italiana a Patrick Zaky, il ricercatore italiano che studiava in italia e che si trova in carcere in Egitto da oltre un anno. Le parole del presidente del Consiglio hanno suscitato subito le proteste di associazioni e esponenti della maggioranza. “Si tratta di un brutto segnale”, commenta Riccardo Nuory, portavoce di Amnesty. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il governo in aula al Senato si è impegnato, con tutte le riserve del caso, ma si è impegnato a concedere la cittadinanza. Se ora si tira indietro dopo due giorni è un brutto segnale francamente”. Ma la polemica sulle parole di Draghi – come scrive Repubblica – è scoppiata anche nella maggioranza. “Il governo deve fare la sua parte”, scrive su Twitter il deputato del Pd Filippo Sensi. E Giuseppe Brescia, presidente grillino della commissione Affari costituzionali della Camera, aggiunge: “Spero ci sarà più attenzione per le iniziative del Parlamento, apparentemente oggi derubricate alla voce ‘varie ed eventuali'”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Il governo ha espresso parere positivo sull’ordine del giorno per la cittadinanza a Zaky – ricorda il senatore dem Francesco Verducci – e l’auspicio di tutti è che quanto prima dia seguito ad atto così rilevante e pressante del Senato . Sono oltre 200mila i cittadini che hanno sottoscritto la petizione per la cittadinanza a Zaki. Sono sicuro – conclude – che il governo farà la sua parte con determinazione nel rispetto degli impegni presi con il Parlamento”. (Continua a leggere dopo la foto)

Protesta per le parole del premier anche Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra italiana. “Mi spiace contraddire il presidente del Consiglio – dice ma il voto del Senato sull’odg impegna il governo su 5 punti a partire dal conferimento della cittadinanza italiana. Non voglio neanche per un momento pensare – conclude – che all’interno della maggioranza che sostiene questo governo, si sia voluto fare solo un po’ di propaganda sul dramma che sta vivendo il giovane universitario incarcerato ingiustamente”.

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