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“È l’inferno”. Scontri e caos nella città italiana

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  • Luigi 

Nel centro di Cagliari il pomeriggio è stato segnato da momenti di grande tensione. Gruppi antifascisti e forze dell’ordine si sono fronteggiati in diverse strade della città, con gli agenti in assetto antisommossa impegnati a mantenere la separazione tra due manifestazioni contrapposte. Gli attivisti hanno cercato di raggiungere il corteo del Blocco Studentesco, movimento di estrema destra autorizzato a sfilare fino a piazza Repubblica, ma sono stati bloccati prima di arrivare a contatto.

Il primo episodio si è verificato in via Sonnino, dove gli antifascisti hanno tentato di oltrepassare il cordone di polizia. Le forze dell’ordine hanno risposto con l’utilizzo degli idranti per disperdere la folla e contenere l’avanzata. La situazione è presto degenerata, con piccoli gruppi di manifestanti che hanno provato a spostarsi lungo le strade laterali per trovare un varco alternativo, nel tentativo di raggiungere la zona del corteo rivale.

Un nuovo tentativo di sfondamento è avvenuto più tardi in via Lanusei. Anche lì la reazione degli agenti è stata immediata: cariche di alleggerimento e getti d’acqua per disperdere i manifestanti e ripristinare l’ordine. Dopo alcuni minuti di tensione, tre persone sono state fermate e condotte in questura per l’identificazione. Nessuno risulta ferito in modo grave, ma il clima di agitazione è proseguito per oltre un’ora. Le strade principali del centro sono rimaste presidiate fino al completo scioglimento dei cortei.

Nel frattempo, il Blocco Studentesco ha proseguito la propria manifestazione senza interruzioni. Il gruppo ha sfilato per un breve tratto sotto stretta sorveglianza, raggiungendo infine piazza Repubblica. Durante la marcia sono stati esposti vessilli e scanditi cori identitari, con diversi slogan rivolti anche al ministro Antonio Tajani. Dopo il comizio conclusivo, i partecipanti si sono allontanati ordinatamente e la manifestazione è stata dichiarata chiusa.

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