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E l’Italia scoprì il digitale: così il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini di vita

Se c’è un lato positivo da trovare in una situazione drammatica come quella che l’Italia sta vivendo, sicuramente è l’improvvisa digitalizzazione di un’ampia fetta della popolazione. Costretta a casa da un’epidemia che continua a mietere vittime, una parte dei cittadini dello Stivale si è infatti rimboccata le maniche e ha preso dimestichezza con smartphone e portatili, per rimanere aggiornata su quanto accade fuori dalla porta e intrattenersi nella maniera più stimolante possibile.

A dirlo sono le stime realizzate da Comscore, che  ha analizzato come la pandemia del Coronavirus stia influenzando il comportamento dei consumatori online in Europa. Il numero totale di visite a siti generalisti di news è di per sé emblematico di quanto sta accadendo. In tutti e cinque i Paesi europei esaminati, infatti, le visite a siti di General News sono rimaste sostanzialmente stabili fino alla settimana del 10-16 febbraio per poi impennarsi. Nella settimana 17-23 febbraio, gli andamenti si sono ad esempio profondamente modificati in Italia, che proprio in quei giorni si trasforma tristemente nel centro della pandemia europea. Negli altri paesi europei, l’interesse è aumentato gradualmente e poi è esploso nella settimana 9-15 marzo. Rispetto la prima settimana dell’anno 2020, il numero di visite sui siti di notizie generiche è aumentato del +50% in Francia, +29% in Germania, +142% in Italia, +74% in Spagna e +44% nel Regno Unito.Anche i social media hanno cominciato a dedicare attenzione all’epidemia, in particolare durante il periodo dal 17 febbraio al 15 marzo. Nel dettaglio, il numero di visite è aumentato del +14% in Francia, +11% in Germania, +30% in Italia, +55% in Spagna e +18% nel Regno Unito.

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