Continua a tenere banco il tema del reddito di cittadinanza, di quando verrà introdotto e di come, al dunque, funzionerà di preciso quel reddito di cittadinanza che ha giocato un ruolo chiave nel grande consenso elettorale ricevuto dal Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni. Ipotesi, finora, in attesa del testo finale. Non tutte positive. L‘economista Salvatore Tridico, consigliere di Luigi Di Maio, ha provato a spiegarlo al Corriere della Sera. “La misura piena, cioè 780 euro al mese, è per un individuo che paga un affitto e ha Isee zero. Se è già proprietario di casa, l’importo si riduce. C’è in sostanza un ‘housing support’ sul modello che c’è in altri Paesi d’Europa”, spiega l’economista. E questo fa sì che, secondo Tridico, non è vero che il reddito italiano sia maggiore di quello di Francia e Germania.
Non si tratterà, quindi, di 780 euro che arriveranno dal nulla, al 100%. Il tutto è inoltre legato al rispetto del Patto di servizio per il reinserimento nel mercato del lavoro. Misura fondamentale per capire il meccanismo del reddito. “Il beneficiario deve accettare la formazione al lavoro, che deve essere vera, effettiva, documentabile. Inoltre, dovrà essere disponibile a lavori utili alla collettività e perderà il reddito se rifiuta tre proposte di lavoro. Il sistema quindi rende impossibile il lavoro nero e incoraggia invece la ricerca attiva del lavoro”. Di queste tre proposte, la prima deve essere entro i 50 chilometri dalla residenza, poi si potrà estendere.