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“Ecco come vi entrano in casa”, i ladri si sono aggiornati: i trucchi usati e i comportamenti da evitare

Arrivano le vacanze e le case degli italiani si svuotano. Informazione particolarmente preziosa per i topi d’appartamento. I furti in questo periodo dell’anno si moltiplicano. A Roma, ad esempio, recentemente i quartieri Parioli, Prati e Collina Fleming sono stati oggetto delle attenzioni di diverse bande di ladri, riuscite a penetrare nelle case vuote grazie a tecniche da veri “professionisti”, d’altronde, come leggiamo nella cronaca capitolina de la Repubblica: “È inutile avere una porta blindata da 3mila euro se poi si risparmia sulla serratura”. Così ha affermato Massimo Improta, dirigente della Questura di Roma. Il modus operandi è sempre simile: si spruzza nella serratura, con una siringa, dell’acido nitrico, capace di sciogliere quasi tutti gli ingranaggi; poi, la porta si apre con un cacciavite. Nessun rumore, dunque, specie di fronte a serrature di bassa qualità.

Si usa una chiave ad urto appositamente sagomata. Altrimenti, se la porta non è chiusa a chiave, una lastra rigida in plastica si può utilizzare per aprirla. “Quando ci si allontana per lunghi periodi è bene chiedere a qualcuno di andare ogni tanto in casa, per farla sembrare comunque abitata”, spiega Improta. I ladri di solito controllano le tapparelle abbassate, le piante o i fiori che si seccano e la cassetta delle lettere: “Farsi prendere la corrispondenza è essenziale”. Così come sospendere i servizi a domicilio periodici. Le poste e i volantini pubblicitari, che si accumulano sono la garanzia di una casa vuota.

E ancora: “I ladri profilano le vittime. Se uno mette le foto ai Caraibi alle quattro del pomeriggio di sicuro la sera non potrà trovarsi a casa”, aggiunge Improta. Le casseforti possono essere aperte: “L’unico modo per tenere al sicuro i nostri preziosi sono le cassette di sicurezza in banca”. Nel 2021 a Roma erano arrivate a 8583 le denunce per i furti in abitazione. L’anno successivo 10206. “Quest’anno c’è un calo del 25%“. Perché nel frattempo sono aumentate le truffe agli anziani.

Ad ogni modo se, per il dirigente della Questura, “Quando ci si allontana per lunghi periodi è bene chiedere a qualcuno di andare ogni tanto in casa, per farla sembrare comunque abitata”, è anche vero che le “soffiate” spesso paiono giungere proprio da condomini o vicini di casa. Anche senza complicità esterna, sono comunque diversi i segnali che i ladri colgono, dalle tapparelle abbassate alle piante che si seccano, e la cassetta delle lettere stracolma, tutto ciò che indica che in casa non c’è nessuno e da giorni. Importante, essenziale, è anche il non esporsi troppo sui social network, postando le immagini delle proprie vacanze, addirittura palesandone la durata o i giorni in cui si sarà via. Neppure le casseforti possono proteggerci appieno, dunque il consiglio di Improta è quello di conservare i beni più preziosi in una cassetta di sicurezza in banca“.