Vai al contenuto

Russia isolata, Rampini: “La Cina la salverà ma a caro prezzo”

Le sanzioni occidentali stanno colpendo in modo durissimo gli interessi economici della Russia di Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. Restrizioni senza precedenti vengono adottate non solo in campo economico e politico. Ma anche il mondo della cultura e dello sport si mobilita, escludendo da tutte le competizioni i russi e isolando chi non critica apertamente il regime putiniano, come nel caso del maestro d’orchestra Valerj Gergiev, escluso anche dalla Scala di Milano. Mosca però potrebbe contare su una via d’uscita: quella rappresentata dalla Cina. Ma, secondo il giornalista Federico Rampini, il gigante cinese è pronto a far pagare un prezzo altissimo ai russi per salvarli dall’isolamento.

Mistero sui rapporti tra Cina e Russia

“La Cina è il primo partner commerciale dell’Ucraina e l’invasione russa è un danno per i suoi interessi economici”, premette il giornalista del Corriere della Sera intervistato dai colleghi di Libero. “L’appoggio di Xi Jinping a Putin guarda però ai vantaggi di lungo periodo. Una Russia che si allontana dall’Occidente è costretta a finire nelle braccia della Cina, che le farà pagare il suo aiuto politico, economico, finanziario, tecnologico”, spiega Rampini.

Insomma, secondo il giornalista che vive a New York, il presidente cinese “Xi Jinping vuole mantenere tutta la sua libertà di manovra con l’Occidente. Non si lascia identificare con Putin. Lo aiuterà a sopravvivere con le sanzioni economiche occidentali, ma a caro prezzo. E senza tagliarsi i ponti con l’America. La Russia rinuncia solo ai soldi virtuali del Nord Stream 2, che non è mai entrato in funzione e quindi rappresenta il reddito futuro da un investimento”.

“Il resto delle esportazioni di gas russo verso l’Europa continuano e frutteranno un gettito aumentato, grazie al rincaro dei prezzi mondiali. – mette però in guardia Rampini – In vista di ulteriori peggioramenti nelle relazioni con l’Europa occidentale, Putin ha raggiunto accordi con la Cina per aumentare le forniture in quella direzione. Le perdite economiche per la Russia saranno sostanziali. Ma Putin si prepara da anni a questo conflitto. E ha fatto tutto quello che poteva per costruire un’economia più autarchica. Meno esposta alle sanzioni. Più rivolta a Oriente. La Cina ha bisogni energetici enormi. Per cui potrà assorbire tutto il gas che eventualmente l’Europa smetterà di comprare. E ha già deciso la costruzione di nuove infrastrutture per trasportare più gas russo a Oriente”, conclude.

Potrebbe interessarti anche: Sanzioni alla Russia: niente film Disney e Warner a Mosca