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“Ecco perché non siamo più in pandemia”: la notizia dalla Germania

“A mio parere nel mio paese (la Germania, ndr) non esiste più lo stato pandemico poiché la stragrande maggioranza delle persone è guarita o ha ricevuto il vaccino. E l’epidemia si sta sviluppando con un andamento endemico”.

Molte buone notizie arrivano dall’intervista che il virologo Thomas Mertens ha concesso al Corriere della Sera. Mertens è il presidente il presidente di Stiko, la commissione che si deve esprimere sui vaccini in Germania, istituita al Robert Koch Institut.

Il dottor Thomas Mertens

Per comprendere meglio le parole di Mertens, lo stesso scienziato torna sulla differenza tra condizione pandemica e condizione endemica, che tenne il mondo con il fiato sospeso per alcuni giorni a cavallo tra febbraio e marzo 2020, quando l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) prese atto della gravità e dello stato avanzato della situazione sul Sars-Cov-2.

“La condizione pandemica – spiega Mertens – si riferisce a una situazione in cui un agente infettivo nuovo per l’uomo e precedentemente sconosciuto al sistema immunitario umano si diffonde indefinitamente in tutto il mondo”.

Invece, “endemia significa, che un agente patogeno noto si mantiene presente nella popolazione e crea infezioni. Ma nei suoi confronti esiste una certa immunità di base costruita grazie alla vaccinazione e all’infezione contratta naturalmente”.

Da queste riflessioni, lo scienziato deduce che il virus sia abbia superato la fase pandemica per entrare in quella endemica: “Lo stato pandemico si lega a un agente patogeno molto specifico, il Sars-CoV-2, e lo ha proclamato l’Oms. Ma questa condizione pandemica non può essere prolungata a causa degli altri virus respiratori che circolano attualmente”.

A questo punto, però, cosa si deve aspettare dall’ondata delle varianti in arrivo dalla Cina? “Il virus ha già trovato una sua condizione quasi ottimale in termini di infettività. Per spiegarla in termini molto semplici, potrebbe ritenersi soddisfatto del suo stato attuale che gli permette di infettare facilmente e convivere con l’uomo. Oltretutto le possibilità che ha di cambiare ulteriormente non sono illimitate”.

Dunque le varianti Gryphon o Kraken, non desterebbero più di un particolare livello di allerta, ma immunità naturale e vaccini hanno mitigato molto la presenza del virus.

Se ne dovrebbe dedurre che si dovrebbero mettere a punto farmaci e vaccini capaci, ormai di contrastare il virus, e che nuove pandemie potrebbero sempre arrivare, ma da virus differenti.

Ancora sui vaccini, il campo di maggiore competenza di Mertens: “In una situazione endemica le raccomandazioni sul vaccino per il Covid-19 dovrebbero essere integrate con quelle normalmente utilizzate contro le altre malattie infettive”.

Spiega il dirigente della commissione tedesca sui vaccini: “È necessario chiarire chi dovrebbe essere immunizzato col vaccino in futuro, quando e a quale distanza dall’ultima dose ricevuta. Stiko sta attualmente lavorando per proporre su base scientifica uno schema di vaccinazione anti Covid standard, quindi non più emergenziale, per gli anni futuri. In definitiva, può darsi che ad alcune categorie di persone arriveremo a raccomandare richiami periodici”.