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In protesta contro Feltri, l’edicolante annuncia: “Qui non si vende più Libero”

Vittorio Feltri continua a far discutere, la sensazione è che stavolta abbia davvero superato il segno. E mentre si infuoca il dibattito sui social e nel mondo del giornalismo (è stata chiesta la radiazione), qualcuno ha deciso di prendere iniziative dall’alto valore simbolico. Dopo l’ultimo numero sui “meridionali inferiori” andato in scena in diretta da Mario Giordano, Vittorio Feltri si è preso le ennesime minacce di denuncia da parte dell’Ordine dei Giornalisti e anche una minaccia di boicottaggio che sarebbe comunque un buon modo per iniziare la giornata.

La storia che sta facendo impazzire i social, infatti, è quella di Tiziana Marchese, titolare di una libreria edicola in quel di Montalto Offugo in provincia di Cosenza che ha deciso di non vendere più Libero nel suo esercizio. E adesso pare siano in molti a voler seguire il suo esempio. La signora Marchese lo annuncia su Facebook: “Mi permetto di scrivere direttamente poiché sentir parlare il ‘Dottor’ Vittorio Feltri di noi del SUD utilizzando certi termini è scandaloso. Con tutto il rispetto per la libertà di stampa e di opinione, mi pare che qui si tratta di un atteggiamento razzista proclamato da un personaggio pubblico molto influente”.

Si legge nel post, riportato tutto in maiuscolo: “ART.3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA: TUTTI I CITTADINI HANNO PARI DIGNITÀ SOCIALE E SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE , SENZA DISTINZIONI DI SESSO,DI RAZZA, DI LINGUA, DI RELIGIONE, RI OPINIONI POLITICHE , DI CONDIZIONI PERSONALI E SOCIALI. […]. SONO UNA PICCOLA LIBRAIA AFFILIATA AL GRUPPO MONDADORI CON SEDE A MILANO, CITTA’ APERTA, ACCOGLIENTE E LABORIOSA, MA ARRICCHITA DA TANTI MERIDIONALI CHE HANNO SEMPRE COLLABORATO A QUESTA CRESCITA”.

E ancora: “TANTI GLI STUDENTI MERIDIONALI CHE STUDIANO NELLE VARIE UNIVERSITA’, TANTE PRESENZE MERIDIONALI CHE OCCUPANO POSTI DI PRESTIGIO IN LOMBARDIA E CONTRIBUISCONO ALLA CRESCITA STESSA. ESSENDO LA MIA LIBRERIA ANCHE EDICOLA, DA OGGI INFORMERO’ I MIEI CLIENTI, GENTE DEL SUD E NON SOLO, CHE IL GIORNALE ‘LIBERO’ NON VERRÀ PIÙ VENDUTO DA ME, PERCHÉ NON È GIUSTO ARRICCHIRE GENTE CHE NON CI PORTA RISPETTO”.

E in tutto questo come ha reagito Vittorio Feltri a questa levata di scudi? Ieri ha tentato l’ennesimo dietrofront, inventando che si stava riferendo alle condizioni economiche dei cittadini del Sud e non a una questione morale: non ci hanno creduto in molti. Ha infatti twittato: “Mi pare del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. L’antropologia non c’entra con il portafoglio. Noto che ancora una volta le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno”.

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