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Europee, i primi dati: i sovranisti restano a bocca asciutta

Crescono ma non stravincono gli euroscettici, le famiglie politiche tradizionali (Popolari e socialisti) perdono consensi, ma ne conquistano di nuovi i liberali e soprattutto i verdi, che sorprendono sia in Germania che in Francia. L’ultima proiezione del Parlamento europeo, diffusa alle 21.23 e basata sugli exit poll, assegna ai Popolari 177 seggi nel nuovo Parlamento europeo, ai socialisti e democratici 147, ben 69 ai verdi, che nella passata legislatura ne avevano 52 e 101 alla formazione che raggruppa l’Alde (che da sola aveva 62 seggi nel precedente Parlamento) e l’En Marche di Macron.

Come sintetizzato da Repubblica, il gruppo sovranista fondato da Matteo Salvini, l’Europa delle nazioni e della libertà, conquisterebbe 57 seggi, i conservatori e riformisti a cui aderiscono i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni 58.  Insieme le formazioni di estrema destra dovrebbero ottenere 113 seggi. Le elezioni europee coinvolgono più di 400 milioni di cittadini che hanno diritto al voto. L’ultimo Paese a chiudere i seggi sarà l’Italia, dove si vota fino alle 23, ma nella gran parte degli altri Stati europei le operazioni di voto sono terminate. L’affluenza, stimata al 51%, è stata la più alta degli ultimi 20 anni. In Germania, con un’affluenza che ha superato il 60% – il livello più alto dalla riunificazione del Paese nel 1989 – l’unione di centrodestra Cdu/Csu rimane la prima forza politica con il 27,9% dei consensi, ma perde quasi 7 punti percentuali rispetto alle europee del 2014. Per i socialdemocratici della Spd il risultato è molto deludente: il 15,6%. I Verdi sono i veri vincitori, dati tra il 20,8% e il 21,8%, secondo partito subito dopo i popolari. L’Afd, il partito di estrema destra xenofobo, cresce rispetto al voto europeo del 2014 (7,10%), è intorno al 10%, ma perde quasi due punti percentuali in confronto alle elezioni nazionali di due anni fa, quando entrò per la prima volta nel Bundestag, il Parlamento tedesco.In Spagna i socialisti del premier Pedro Sanchez si apprestano a vincere con un distacco di oltre dieci punti, secondo l’ultimo sondaggio. Il Psoe, in attesa dei primi exit poll, è dato al 28,9% e a 18 seggi, 11 in più rispetto ai popolari, che crollano, come alle politiche di aprile, ottenendo circa il 17,3% dei voti. Il partito di estrema destra, Vox, dovrebbe guadagnare 4-5 seggi con il 6.5% dei voti. L’affluenza è stata quasi del 50%, contro il 34% nel 2014. In Francia, il Rassemblement National di Marine Le Pen, con il 23,2% dei voti ha superato la lista europeista Renaissance di Emmanuel Macron che è al 21,9%. I socialisti fermi al 7%. Bene anche in Francia il risultato dei Verdi che sono al terzo posto, con il 13% dei voti.

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