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Elezioni, frasi di Berlusconi, Calenda (Azione): “non è in sé”, Letta: “pericoloso attacco al Colle”

Le frasi sul presidenzialismo rilasciate da Silvio Berlusconi (Forza Italia) a Radio Capital: “Se passa la riforma sul presidenzialismo, Mattarella dovrebbe dimettersi, per poi magari essere rieletto”, hanno suscitato molte reazioni negative.

A cominciare dal segretario del Partito democratico, Enrico Letta, a Radio Anch’io Estate di Radio Rai 1: “Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo. Per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo e attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese”.

Non si fa attendere il tweet di Carlo Calenda (Azione): “Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in se. Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando”.

Anche Giuseppe Conte, sui suoi social, scive: “Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice un accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell’interno, Silvio Berlusconi primo Presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella. Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra”.