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Elisabetta II, è il giorno dei funerali di Stato

A mezzogiorno, ora italiana (le 11 a Londra), prenderà il via la cerimonia delle pubbliche esequie alla Regina Elisabetta II, morta lo scorso 8 settembre, all’età di 96 anni e dopo 70 di regno.

Si tratta dei primi funerali di Stato dal 1965, anno in cui la stessa Elisabetta li concesse al due volte primo ministro ed eroe della prima e della seconda guerra mondiale, sir Winston Churchill.

I simbolismi e le cerimonie che precedono il funerale di Stato sono cominciati dieci giorni fa, cinque dei quali dedicati a tutti coloro che hanno voluto rendere l’ultimo omaggio alla regina defunta, le cui esequie sono state esposte nella Westminster Hall. Le cerimonie si protrarranno fino a tarda sera, quando dall’abazia di Westminster, il corpo di Elisabetta sarà tumulato a Windsor, nel corso di una cerimonia privata tra i famigliari e l’arcivescovo di Canterbury.

Alle 23 di domenica 18 settembre le porte della camera ardente sono state chiuse e tra pochi minuti la bara della regina sarà sollevata dagli alti granatieri del regno per avviare un breve corteo funebre, di poche centinaia di metri, dalla Westminster Hall fino all’abazia di Westminster.

Qui avrà luogo la cerimonia pubblica, della durata di circa un’ora e al termine della quale si terranno due minuti di silenzio in tutto il Paese. Al termine del silenzio, saranno eseguiti “Lost Pond”, l’inno nazionale e un tradizionale lamento con le cornamuse.

Il corpo di Elisabetta II farà finalmente il suo ultimo viaggio, fino a WIndsor, dove sarà seppellito al termine di una cerimonia privata.

Subito dopo, in perfetto stile britannico, si terrà un party in presenza delle più alte autorità istituzionali del mondo.

Tra queste, spiccano inviti inaspettati ed esclusioni eccellenti. Alla prima categoria appartengono senza dubbio il vicepresidente cinese, Wang Qishan, invitato nonostante le proteste contro le violazioni dei diritti umani nella vicenda degli uiguri, e la first lady ucraina Olena Zelenska, simbolicamente invitata in prima fila dietro il feretro.

Gesto che ha automaticamente escluso la rappresentanza russa, già molto fredda qualche giorno fa, quando da Mosca avevano annunciato a prescindere l’assenza di Putin.

Alle esequie e alle successive occasioni pubbliche parteciperanno anche le autorità italiane, tra le quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.