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Elly Schlein, le prime parole da segretaria

Elly Schlein, la neosegretaria del Partito Democratico (Pd), ha tenuto un discorso nella notte delle primarie del partito dopo l’annuncio dei risultati parziali dal Nazareno. Schlein ha ringraziato i sostenitori del partito per aver compiuto “una piccola grande rivoluzione” e per aver dimostrato che “il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi, con un mandato chiaro a cambiare”.

Schlein ha sottolineato l’importanza di mettere al centro della lotta politica la lotta alla precarietà e al cambiamento climatico. Ha inoltre espresso la sua gratitudine per la fiducia ricevuta, in particolare da alcune centenarie che hanno votato per lei e che hanno atteso più di 90 anni per votare una segretaria. «Care tutti e cari tutti ce l’abbiamo fatta, abbiamo vinto – ha esordito Schlein – Vi sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi, con un mandato chiaro a cambiare. La maggiore responsabilità che abbiamo è la fiducia che abbiamo ricevuto. Da questa meravigliosa esperienza è più quello che ho ricevuto di quello che ho dato».

Schlein ha detto che le primarie sono state «una festa di partecipazione, la nostra risposta al picco di astensione che abbiamo visto anche in questa città (Roma). Tra coloro che non votano ci sono le fasce di reddito più basse e questo è un problema per la nostra democrazia. Saremo un bel problema per il governo di Giorgia Meloni, a difesa dell’Italia che fa più fatica, dei poveri che il governo colpisce e non vuole vedere».

La neosegretaria del Pd ha anche citato alcuni casi di attualità, tra cui il pestaggio di Firenze e il naufragio di migranti in Calabria, e ha sottolineato l’importanza di una Mare nostrum europea per far fronte alla crisi migratoria. Schlein ha poi ringraziato Stefano Bonaccini, il primo a congratularsi con lei per la vittoria, e ha promesso di lavorare insieme per l’unità del partito e per il bene del paese.