Vai al contenuto

Ultima Generazione, De Luca contro la Meloni: “Vandalo è chi ostacola le Ong”

Fa ancora discutere l’ultimo blitz messo in atto dagli ambientalisti di Ultima Generazione. Alcuni attivisti hanno infatti imbrattato con vernice lavabile la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Solo dopo qualche minuto le forze dell’ordine presenti sul posto sono intervenute. Per i ragazzi è scattata una denuncia, ma niente arresto fino al processo che si terrà tra qualche mese. Ma quasi certamente non ci sarà nessuna galera per loro neanche dopo. Se buona parte dell’opinione pubblica protesta per un atto ritenuto vandalico, non la pensa allo stesso modo lo scrittore Erri De Luca che, intervistato da La Stampa, punta invece il dito contro quei “vandali” del governo Meloni che ostacolano le Ong impegnate nel salvataggio in mare dei migranti.

Il blitz al Senato di Ultima Generazione

“Oggi su queste forme di lotta politica di Ultima Generazione mi limito a constatare che sono ragionevoli e misurate sulla sensibilità attuale così attenta alle superfici. – va subito controcorrente Erri De Luca – Schizzarle di vernice lavabile suona scandaloso alle epidermidi di chi non fa niente di niente per ridurre i danni ambientali. Sono stato incriminato e assolto dal reato di istigazione. Quella causa, la lotta della Val di Susa, andava difesa in quel modo”.

Lo scrittore condivide “gli argomenti e la necessità di promuovere” questi blitz contro i beni artistici e i palazzi del potere. “Le manifestazioni in piazza sono forme consumate di testimonianza politica. Servono gesti espliciti, comunicativi e innocui. Ne stiamo discutendo perché riescono a richiamare l’attenzione della cronaca”, aggiunge poi De Luca lodando l’azione di Ultima Generazione.

“I vandali fanno leggi che ostacolano i salvataggi di chi sta affogando in mare. – ecco l’affondo contro il governo Meloni – C’è un vandalismo in corso sui rincari delle bollette energetiche. Invocare manette è una forma di impotenza. Ma gioca a favore delle ragioni dei gesti simbolici. Queste forme di pubblica testimonianza non le vedo rivolte alle autorità, che sono inerti, sorde, inattuali. Sono rivolte all’opinione pubblica degli italiani, servono a smuovere coscienze, non a contrattare una diminuzione di CO2. Gli italiani sono imprevedibili. Si sono astenuti in massa alle politiche di settembre, sta a vedere che sta covando uno schieramento ambientalista che farà saltare il banco del casinò politico”, conclude lo scrittore.

Potrebbe interessarti anche: Gli ecologisti sul blitz al Senato: “Ecco perché reazione eccessiva”