
L’Italia si prepara ad intensificare il proprio coinvolgimento nella missione Nato denominata “Sentinella dell’Est”, operazione decisa dall’Alleanza Atlantica per rafforzare la presenza militare sul fianco orientale dell’Unione Europea. Il nostro Paese invierà, salvo imprevisti, due caccia Eurofighter a supporto delle forze già schierate nella regione.
Secondo fonti istituzionali, la formalizzazione della decisione avverrà nel corso della riunione programmata per giovedì prossimo tra il comando Nato e i rappresentanti dei Paesi membri. Questo passaggio renderà ufficiale il potenziamento del contributo italiano nell’ambito della strategia di deterrenza e difesa collettiva.
Con l’invio dei nuovi velivoli, l’Italia si affianca a Paesi come Francia, Germania, Danimarca e Regno Unito, che hanno già annunciato un incremento della loro presenza nell’area, finalizzato a consolidare la sorveglianza aerea e terrestre lungo i confini più vulnerabili alle tensioni con la Federazione Russa.
Il settore orientale dell’Alleanza comprende territori sensibili quali Polonia, Romania e i Paesi baltici, zone recentemente interessate da incidenti diplomatici e militari. Solo la scorsa settimana è stato registrato uno sconfinamento di droni russi nello spazio aereo polacco, coinvolgendo anche mezzi italiani.

Attualmente, l’Italia contribuisce alla missione con circa 2000 militari, distribuiti tra forze terrestri, assetti aerei e sistemi di difesa avanzata. Il contingente comprende quattro caccia F-35, una batteria antimissile Samp-T e un aereo radar di sorveglianza AWACS, impiegato nel monitoraggio del traffico aereo lungo il confine.
Il contributo italiano si inserisce in un contesto di crescente tensione geopolitica tra Nato e Mosca, soprattutto a seguito dell’intensificarsi delle operazioni militari in Ucraina e degli incidenti ai confini esterni dell’Alleanza.
L’invio dei due Eurofighter rappresenta una misura aggiuntiva di contenimento preventivo, volta a rafforzare la prontezza operativa e a scoraggiare eventuali provocazioni. Le missioni di pattugliamento aereo assumono un ruolo fondamentale nella strategia di protezione della regione.
Fonti militari precisano che l’impiego degli Eurofighter italiani sarà coordinato direttamente dal comando Nato e organizzato in rotazioni con gli altri assetti aerei alleati. Le operazioni avranno prevalentemente finalità difensive e di monitoraggio.
Questa decisione italiana arriva in un momento particolarmente delicato per la sicurezza europea e testimonia l’impegno del governo nel sostenere la solidarietà atlantica. Il Consiglio Supremo di Difesa, riunitosi recentemente, aveva già anticipato l’intenzione di incrementare il contributo italiano alle missioni congiunte.