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Famiglie gay: la proposta dell’Ue spaventa il governo Meloni

La proposta dell’Unione europea sulle famiglie gay spaventa il governo italiano guidato da Giorgia Meloni. La Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen ha infatti presentato una proposta di regolamento finalizzata a garantire tutti i diritti delle famiglie con genitori omosessuali.

La proposta Ue sulle famiglie gay

“La proposta della Commissione è incentrata sull’interesse superiore e sui diritti del bambino”, spiegano da Bruxelles sottolineando che “la genitorialità stabilita in uno Stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri Stati membri senza alcuna procedura speciale, incluso il riconoscimento per i genitori dello stesso sesso”. Secondo la Commissione, inoltre, le nuove norme previste “garantiranno chiarezza giuridica a tutti i tipi di famiglie che si trovano in una situazione transfrontaliera all’interno dell’Ue e consentiranno ai minori in situazioni transfrontaliere di beneficiare dei diritti derivanti dalla genitorialità ai sensi del diritto nazionale, in questioni quali la successione, il mantenimento, l’affidamento o il diritto dei genitori di agire in qualità di rappresentanti legali del minore (per questioni scolastiche o sanitarie)”.

Nel testo della proposta di Bruxelles si legge ancora che i figli di genitori gay “avranno gli stessi diritti in tutta la Ue. Dato che nel diritto internazionale, nel diritto dell’Unione e negli ordinamenti degli Stati membri tutti i minori hanno gli stessi diritti senza discriminazioni, la proposta prevede il riconoscimento della genitorialità di un minore indipendentemente dal modo in cui il minore è stato concepito o nato e indipendentemente dal tipo di famiglia del bambino. La proposta include quindi il riconoscimento della genitorialità di un bambino con genitori dello stesso sesso e anche il riconoscimento della genitorialità di un bambino adottato”.

Ma non solo, perché la Commissione Ue propone anche di istituire un certificato europeo di genitorialità che può essere richiesto allo scopo di accertare la genitorialità in tutti gli Stati membri. Un documento che sarebbe comunque facoltativo per le famiglie che avranno però sempre la possibilità di richiederlo. Gli altri documenti già esistenti, come ad esempio il certificato di nascita, continueranno ad essere rilasciati. “Sono orgogliosa delle nuove norme che presentiamo oggi sul riconoscimento della genitorialità nell’Ue. – dichiara in un tweet il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – Vogliamo aiutare tutte le famiglie e i bambini in situazioni transfrontaliere. Perché se sei genitore in un paese, sei genitore in ogni Paese”.

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