
Un allarme crescente sta emergendo riguardo a un verme pericoloso, noto come Angiostrongylus cantonensis, che sta mettendo in allerta le autorità sanitarie. Trasportato da ratti e lumache, questo parassita è riconosciuto come il “verme polmonare del ratto” e causa gravi infezioni cerebrali. L’incidenza dei casi è in aumento, con effetti particolarmente devastanti su cani e soggetti vulnerabili.
Il parassita può essere ingerito per errore tramite verdure contaminate o contatto con lumache infette, raggiungendo successivamente il cervello e causando una forte reazione del sistema immunitario. In alcuni casi, questo porta a danni neurologici permanenti o addirittura alla morte. Le autorità locali stanno prendendo provvedimenti per affrontare questa minaccia in crescita.
Ricercatori in Australia, in particolare presso l’Università di Sydney, hanno documentato un significativo aumento dei casi nei cani, specialmente nelle aree di Sydney e Brisbane. Gli studi indicano che il parassita prolifera in coincidenza con intense piogge, che favoriscono la moltiplicazione di lumache e limacce, ospiti intermedi del verme.

Negli esseri umani, l’infezione da questo parassita può portare a meningoencefalite eosinofila, manifestandosi con sintomi quali mal di testa, febbre, nausea e rigidità del collo. Nei casi più gravi, possono verificarsi complicanze cerebrali. Nei cani, invece, si possono osservare paralisi improvvisa e comportamenti anomali. Il periodo di incubazione va da una a tre settimane.
Phoebe Rivory, ricercatrice presso l’ateneo australiano, spiega che non è il verme a causare direttamente il danno, ma la risposta immunitaria che esso innesca nel cervello. Questa reazione è responsabile dei sintomi più gravi.
Il New South Wales Health ha chiarito che la maggior parte degli infetti non sviluppa sintomi gravi, ma il rischio di contrarre l’infezione persiste, specialmente in aree con frequente contatto con animali infetti o alimenti contaminati.
La trasmissione del parassita inizia con i ratti, che eliminano le larve del verme con le feci. Le lumache e le limacce, ingerendo queste larve, diventano vettori dell’infezione. Il pericolo per l’uomo e i cani aumenta in caso di ingestione accidentale di queste lumache o di verdure contaminate. Non è possibile la trasmissione da persona a persona.
Lo studio ha esaminato 180 campioni veterinari raccolti tra il 2020 e il 2024, con 93 casi confermati e un picco registrato nel 2022. Le autorità sanitarie raccomandano di lavare accuratamente frutta e verdura, di impedire ai cani di ingerire lumache o erba bagnata e di evitare contatti diretti con gasteropodi, soprattutto dopo le piogge.