Come previsto dalla legge provinciale riguardante le misure di contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2 nella fase di ripresa delle attività, il Trentino Alto adige si stacca da quanto previsto dal Governo nazionale dando il via libera a quasi tutti gli esercizi. A ripartire dall’11 maggio infatti, Bolzano ha ritrovato una parvenza di normalità: se non fosse per le mascherine e i cartelli all’ingresso dei bar, sembrerebbe essere tornati ai tempi prima del Covid. La ripartenza ha riguardato le attività di servizi alla persona, servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, le attività artistiche e culturali, compresi i musei, le biblioteche e i centri giovanili, gli esercizi commerciali al dettaglio. Dal 18 maggio torneranno ad essere offerti i servizi per l’infanzia con gruppi ridotti. A decorrere dal 25 maggio 2020 le strutture ricettive ubicate sul territorio provinciale e le attività turistiche. Il tutto sempre rispettando le norme igieniche e di sicurezza.Le testimonianze della ripartenza
Dopo un periodo di attività con asporto, riprendono a Bolzano il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l’altro. Anche qui obbligo di mascherina. Al ristorante Nada Mas di piazza Erbe per il momento non si può ancora entrare ma da domani sarà possibile prenotare i tavoli. Ma il giardino è già aperto e i clienti seduti assaporano caffè in tazza di ceramica e spritz nel bicchiere di vetro. “Ci stiamo organizzando per avere quattro cinque tavoli all’interno e altrettanti nel giardino”, ha raccontato al Corriere della Sera la titolare Verena Trenner.

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