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M5S, la denuncia: “Soldi restituiti da parlamentari non vanno ai cittadini ma a Rousseau”

La senatrice Elena Fattori sgancia una vera bomba sul Movimento 5 Stelle e su Rousseau. Dopo essere stata sospesa dai grillini per non aver preso parte alla votazione in Parlamento sul caso Diciotti, si riscopre ancora più agguerrita e da novembre 2019 descrive Davide Casaleggio come un “lobbista”. In un’intervista rilasciata a TPI traccia una descrizione a dir poco allarmante del M5S: “Quello dei rimborsi è un tema molto serio. L’obiettivo originale era ridurre gli stipendi dei parlamentari. In attesa di una legge in tal senso abbiamo rinunciato a parte del nostro salario da parlamentari. All’inizio tutto bene. Riduciamo gli stipendi e versiamo solo a micro-crediti, fondi pubblici, per restituire alla collettività. E poi…”.

“Poi con la scusa dei furbetti, cioè coloro che ritiravano all’ultimo secondo i bonifici effettuati, è stato creato un fondo intermedio. E a chi è intestato il fondo intermedio? Al momento i gestori sono Di Maio e i capi gruppo Patuanelli e D’Uva. Senza avere riscontro, controllano loro, dovremmo fidarci e basta, secondo loro. Ma non mi fido. Io infatti ho continuato a restituire i soldi alla protezione civile… Il punto è che ora è possibile mantenere in cassa parte dei fondi restituiti, e quel residuo è interesse di chi gestisce il conto che vada a finire nel Movimento… Praticamente restituiamo fondi a un partito tramite associazioni private, e il fondo cassa finisce direttamente a Rousseau”.

“La svolta è avvenuta quando sono state inserite tre novità dal comitato di rendicontazione: 1. Che i fondi restituiti andassero sia a enti pubblici che privati, e non più solo pubblici e gestiti da una banca trasparente (oggi non è così); 2. La gestione dei fondi residui è utilizzabile, e quindi si lascia sempre qualcosa in cassa affinché si possa poi utilizzare parte di quei soldi; 3. I fondi sono utilizzabili anche per il M5S e questa è la cosa più grave di tutte. Ad aprile dichiararono di aver svuotato il fondo, ma non era vero (parliamo di 4 milioni di euro). A luglio versarono circa 700-800 mila euro in due fondi, sta di fatto però – e io lo so – che il 4 novembre c’erano in cassa 4.3 milioni di euro. Dato pubblicato sul Blog delle stelle”.

“Rousseau non è il M5S. E se si fossero sciolte le camere del Parlamento in quel momento, quei milioni di euro sarebbero andati alla associazione Rousseau. Io ho promesso in campagna elettorale che i soldi sarebbero tornati ai cittadini, chiunque ma non a Rousseau. Questo è sempre stato il senso del fondo restituzioni. Questi che hanno ammutinato il Movimento sono un’altra cosa, i veri 5 Stelle sono una roba seria. Qui la cosa grave è che i soldi non li restituiscono ai cittadini, ma li tengono nel partito”.

 

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