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“Fermate tutto”. Massimo Ranieri, concerto interrotto ed evacuazione immediata: pubblico sotto choc

La serata al teatro Carlo Gesualdo di Avellino era iniziata sotto i migliori auspici: platea piena, luci calde, l’ingresso di Massimo Ranieri e le prime note di “Tutti i sogni ancora in volo”. Pochi minuti dopo, però, un imprevisto ha imposto uno stop prudenziale allo show. Il personale di sala, in raccordo con le autorità presenti, ha invitato il pubblico a mantenere la calma e a seguire le indicazioni per motivi di sicurezza, sospendendo l’esibizione e predisponendo l’uscita ordinata dagli accessi principali.

Solo in seguito è arrivata la conferma di quanto stava accadendo fuori e dentro la città: un terremoto di magnitudo 4 con epicentro nel territorio comunale di Montefredane è stato avvertito in buona parte della Campania. Le vibrazioni hanno raggiunto anche la sala del Gesualdo, rendendo necessaria la sospensione dell’evento per consentire i controlli tecnici alla struttura e agli impianti, come previsto dai protocolli di sicurezza.

Concerto sospeso ed evacuazione immediata: la reazione del pubblico

La procedura si è attivata in pochi istanti: un vigile del fuoco è salito sul palco per spiegare la situazione al pubblico e avviare l’evacuazione. Le uscite erano presidiate, i corridoi sgomberi, il personale indicava i percorsi con calma. L’operazione si è conclusa senza incidenti, con i presenti accompagnati all’esterno di piazza Castello per le verifiche del caso.

Non tutti, in un primo momento, avevano percepito con chiarezza quanto stava accadendo: nelle prime file qualcuno ha continuato a guardare il palco, altrove è partito il tam-tam fra vicini di poltrona. Chi ha avvertito il tremolio ha raccontato attimi di apprensione, subito rientrati grazie alle comunicazioni puntuali e al rispetto delle indicazioni fornite dagli addetti e dalle forze dell’ordine.

Lo spettacolo di Massimo Ranieri era un recupero: inizialmente programmato ad aprile, era stato riposizionato al 25 ottobre. L’interruzione, decisa in via precauzionale, ha avuto un solo obiettivo: tutelare artisti e spettatori e consentire i controlli strutturali dopo l’evento sismico. All’esterno, intanto, si incrociavano i racconti dei presenti e le prime informazioni rilanciate dai social e dai siti di monitoraggio.

Il quadro generale, per come si è sviluppato in Irpinia, parla di un dispositivo che ha funzionato: comunicazioni chiare, evacuazione ordinata, verifica degli spazi e rientro scaglionato dell’emergenza. Per i fan resta l’amarezza di una serata attesissima bruscamente interrotta, ma anche la consapevolezza che la gestione del rischio viene prima di tutto. La produzione comunicherà le modalità di recupero una volta completate le verifiche; intanto, la cronaca restituisce l’immagine di un pubblico disciplinato e di una macchina organizzativa capace di reagire in tempo reale.

La città di Avellino e i comuni vicini hanno avvertito l’evento con intensità variabile, com’è tipico per la morfologia del territorio. Anche per questo, l’attenzione resta alta e i controlli proseguiranno secondo prassi. Se i piani lo consentiranno, “Tutti i sogni ancora in volo” tornerà presto a riaccendere il palco del Carlo Gesualdo: l’applauso mancato di ieri ha solo rinviato l’incontro tra l’artista e il suo pubblico.

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