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Ferrara, il vicesindaco leghista con lo stipendio pignorato a causa dei debiti

Non sono giorni certamente facili, questi, per la Lega di Matteo Salvini. Che si trova di colpo a fare i conti con sondaggi tutt’altro che incoraggianti, con le gaffe in sequenza del proprio leader e con i problemi sparsi qua e là per il territorio. Prima gli scivoloni di alcuni esponenti del Carroccio sul tema migranti, con frasi degne talmente becere da far infuriare gli utenti. Poi le notizie in arrivo da Ferrara, dove il vicesindaco del Carroccio Nicola Lodi, detto Naomo, si è visto pignorare parte dello stipendio dal Fisco italiano per i debiti accumulati.

In totale, si tratta di una somma pari circa a 70 mila euro. Prima di entrare nell’amministrazione del sindaco Alan Fabbri, il primo del centro-destra a Ferrara dal secondo dopoguerra, Lodi faceva il barbiere e dichiarava al fisco 7.888 euro. Ora subirà una decurtazione mensile di 461 euro per saldare il debito con l’Agenzia delle entrate. “Come molti cittadini a un certo punto della vita, mi sono trovato in difficoltà e ora sto pagando con lo stipendio il mio debito col fisco. Non me ne vergogno, bensì ne vado orgoglioso”, ha spiegato il vicesindaco in Consiglio comunale.La dichiarazione dei redditi è stata resa pubblica come prevede la legge per gli incarichi amministrativi. Risulta che Lodi non possiede fabbricati, ma è assegnatario di una casa popolare. Allo stesso tempo non è proprietario di un’automobile: non avendo quindi praticamente alcun bene intestato, l’unico modo per ripagare i creditori è agire sulla sua fonte di guadagno.Il municipio ogni mese versa a Lodi un’indennità di 3.227, 46 euro netti, a quanto riporta Il Fatto Quotidiano. Lo somma verrebbe quindi ora decurtata per permettere di saldare i debiti. Già a partire da febbraio l’importo era stato ridotto. Oltre all’Agenzia delle Entrate ci sono però anche altri due privati che hanno presentato istanza di pignoramento. Tra i creditori di Lodi ci sarebbe anche un avvocato che lo aveva difeso in passato, nel 2011, e a cui non era stata pagata la parcella dovuta. Al legale spetterebbe una somma di oltre 7 mila euro.

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