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Fiore e Castellino restano in carcere: “Noi contro la violenza”

Il Gip di Roma Annalisa Marzano conferma le misure cautelari per le sei persone arrestate con l’accusa di aver sobillato e guidato l’assalto alla sede della Cgil di sabato scorso a Roma. Il giudice non ha evidentemente creduto alla tesi difensiva degli imputati. A sentire le versioni di Roberto Fiore, Giuliano Castellino e gli altri sembrerebbe, infatti, che loro si siano impegnati allo spasimo per evitare le violenze. Ma le immagini li smentiscono clamorosamente.

Fiore e Castellino restano in carcere

Restano dunque in carcere Giuliano Castellino, Roberto Fiore, Luigi Aronica, Salvatore Lubrano, Pamela Testa e Biagio Passaro. I sei sono indagati dalla pm Gianfederica Dito per i reati di istigazione a delinquere col fine dell’eversione, devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale. Le loro argomentazioni difensive sono state consegnate durante l’udienza di convalida dell’arresto di fronte al Gip. Ma, come accennato, non sembrano avere sortito l’effetto desiderato.

The leader of ultra-right wing movement AREA, Giuliano Castellino, during a protest against the Green Pass in Popolo square, Rome, Italy, 09 October 2021. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Gli arrestati, si legge nella decisione del giudice, sono ritenuti “soggetti particolarmente pericolosi” che potrebbero reiterare i reati di cui sono accusati. Niente arresti domiciliari per loro, dunque, perché “non consentirebbero di sorvegliare i contatti con l’ambiente esterno e soprattutto con i social network, divenuti persino più insidiosi per l’ordine pubblico”. La prima a spararla grossa è Pamela testa che dichiara che lei si trovava all’interno della sede Cgil solo per “evitare che venisse invasa e distrutta”. Ma i video ripresi dalle telecamere la inquadrerebbero mentre è intenta a scardinare il portone di ingresso.

“Argomentazione suggestiva” viene ritenuta dal Gip quella del leader di IoApro, Biagio Passaro, il quale afferma di essersi dissociato dalle devastazioni. Anche Salvatore Lubrano dice di non aver attaccato la polizia, ma lo si vede mentre colpisce gli agenti “con una carica di violenza fuori dal comune”. Roberto Fiore dichiara invece di non essere mai stato un sostenitore della violenza. Giuliano Castellino, infine, si difende così: “Non volevamo assolutamente occupare la sede della Cgil, ma solo interloquire con il segretario Landini”.

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