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Fornero scrive a Landini: “Rifletti su giovani e pensioni”

Scontro durissimo tra governo e sindacati confederali sulla legge di Bilancio e sui fondi da destinare a pensioni e ammortizzatori sociali. L’incontro di Palazzo Chigi di martedì 26 ottobre non si è certo concluso nel migliore dei modi. I retroscena descrivono un premier Mario Draghi irritato con i suoi interlocutori per le troppe ed insostenibili richieste avanzate. Draghi ha anche abbandonato il tavolo della discussione ad appena mezz’ora dall’inizio della riunione. A dargli una mano ci prova Elsa Fornero. L’ex ministro del Lavoro del governo Monti scrive una lettera aperta al segretario Cgil Maurizio Landini per cercare di riportarlo a più miti consigli.

Elsa Fornero scrive a Landini

Almeno per il momento, è muro contro muro tra Mario Draghi e i sindacati sulla legge di Bilancio. Nessuno vuole mollare sulle sue richieste. I confederali chiedono più fondi per pensioni e ammortizzatori sociali. Ma il governo da questo orecchio sembra sordo, anche perché le risorse disponibili sono quelle che sono. Nel dibattito tra sordi, conclusosi con la minaccia dei sindacati di proclamare uno sciopero generale, prova ad inserirsi anche Elsa Fornero.

La professoressa scrive una lettera a Landini, pubblicata dal quotidiano La Stampa. Parlando della condizione dei giovani italiani, la Fornero ricorda che tra di loro si registra il “tasso di occupazione tra i più alti in Europa. Per questo i ragazzi sono spesso costretti “a cercare altrove le opportunità”. Elsa Fornero si chiede polemicamente “cos’ha a che fare con l’uscita da quota 100 e con la ripresa di un percorso di innalzamento dell’età pensionabile? Impossibile non vedervi il venir meno di un patto economico tra le generazioni”.

Elsa Fornero durante il Forum Cassa Dottori Commercialisti “Non c’è più il futuro di una volta”. Roma 14 Luglio 2021 ANSA/VALERIO PORTELLI

“È su questo che le chiedo di riflettere, come segretario della principale organizzazione sindacale del nostro Paese, che in un passato non vicinissimo ha saputo resistere alla tentazione di una popolarità superficiale e fare scelte apparentemente impopolari (come Luciano Lama con l’accordo sulla ‘scala mobile’ nel 1975). – questo l’appello di Elsa Fornero a Landini – Uscire da quota 100 con una qualche (sempre imperfetta) gradualità e rispettando l’equità che impone di trattare meglio almeno i più sfortunati è possibile. Richiedere un nuovo passo indietro sarebbe ancora una volta una miope scelta di declino”, conclude.

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