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Forza Nuova in piazza il 25 aprile per la “liberazione dal lockdown”

Scendere in piazza il 25 aprile per violare le norme sulla quarantena decise dal governo per combattere il coronavirus. Un tram tram iniziato ovviamente in rete, su gruppi e canali Telegram, e guidato da un hasthag significativo, #ilnuovo25aprile, lanciato per spingere la popolazione a uscire di casa. Un allarme che sta spaventando le autorità in queste ore, con i messaggi che rimbalzano di profilo in profilo. Anche perché tra le adesioni, per ora soltanto teoriche, c’è anche quella di alcuni movimenti di estrema destra italiani.

“Riprendiamoci la nostra libertà – si legge nel manifesto della protesta – Con questo grido invitiamo tutti coloro che vogliono essere LIBERI! Liberi di andare dove gli pare come da costituzione, che non vogliono più subire questa continua violazione psicologica tramite mainstream, che si oppongono ad ogni forma di violenza e regime dittatoriale, che non vogliono più subire le prepotenze del governo tramite vessazioni, che rifiutano ogni tipo di violazione della privacy per mezzo di video accusatori e spionaggio da parte di vicini di casa e o abitazione”.Una richiesta di mobilitazione seguita da accuse a una classe politica considerata illegittima in quanto “non eletta dal popolo”. E conclusa con l’ovvio invito a scendere in strada: “Senza nessun simbolo politico perché ricordatevi che i politici ci hanno tradito! Uniamoci sotto il nostro tricolore per amore nostro e del nostro paese, tutti uniti italiani e stranieri come un unico popolo, un popolo sovrano!”. A dare la sua disponibilità anche la formazione neofascista Forza Nuova, il cui leader Roberto Fiore ha rilanciato su Twitter l’appello con relativo canale Telegram. Forza Nuova, d’altronde, aveva da tempo messo nel mirino le ordinanze del governo, dicendosi pronta a violarle. In occasione della Pasqua aveva annunciato una manifestazione a Roma, che però si è risolta semplicemente con il fermo di sei persone. La preoccupazione non è però soltanto italiana: in diversi Paesi del mondo sono avvenute infatti proteste contro il lockdown, caratterizzandosi tutte all’estrema destra dello spettro politico e con una buona dose di complottismo a farla da padrone.

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